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da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Cucine a pieno regime, alla Fiera di Ferrara, dove domani, dalle 10.00 alle 23.00, il Salone Nazionale delle Sagre – Misen continuerà a deliziare il pubblico con le specialità enogastronomiche di circa cento sagre provenienti da tutta Italia.
L’evento organizzato da Ferrara Fiere Congressi e dall’Associazione Turistica Sagre e Dintorni comincerà a suon di musica, con l’orchestra “Il Mulino del Po”, che si esibirà per la rassegna “Musica Maestro” (media partner: Telesanterno-Telestense). Ricchissima la lineup, che vedrà impegnati ininterrottamente fino alle 23.00 alcuni dei maggiori artisti italiani della musica da ballo, anche di gruppo.
Mentre il ‘gotha’ italiano del biliardo boccette sarà impegnato a contendersi il podio del Campionato di Lega Master, nell’ambito dei Campionati Nazionali Biliardo 2016(promossi dal Coordinamento Nazionale Biliardo Boccette UISP-ABIS), alle 10.30 il rapporto tra frutta e salute sarà indagato in una tavola rotonda, cui interverranno, tra gli altri, Renzo Pieraccini, presidente di Macfrut, e Lauro Guidi, presidente di Agribologna.
Alle 11.00 (e in replica alle 15.00), tutti a scuola di pane con Sara Papa, notissima al grande pubblico per le sue numerose partecipazioni televisive, tanto da essere appena stata eletta “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e della ristorazione” insieme a star del calibro di Chef Rubio. Sara sarà impegnata in una dimostrazione sul lievito madre – fondamentale, ad esempio, per fare il pane in casa –, che si concluderà con la distribuzione di assaggi ai presenti.
A partire dalle 11.30 (bis alle 21.30), degustazione guidata di Nocino a cura de “Il Matraccio – Albo Assaggiatori del Nocino Tipico di Modena” e poi, finalmente, tutti a tavola: alle 12.00 le sagre cominceranno a soddisfare il palato del pubblico, con gnocchi di patate, cappellacci di zucca, salama da sugo, castrato, pesce di mare, cotoletta, pinzini e un lunghissimo elenco di altri piatti. Attivo anche il ristorante “Al Misen”, novità 2016 pensata per chi preferisce mangiare “seduto e servito”.
In giro per i padiglioni della Fiera, i quaranta elementi della banda folkloristica “La Rustica Civitonica” di Civita Castellana, che proporranno un repertorio di canzoni folk, suonando pentole e coperchi, e ben due “MasterChef” dell’ultima edizione del programma di Sky: Dario “Roccia” Baruffa e Mattia D’Agostini, disponibili per selfie, autografi, domande.
In attesa del “Gran Galà della Salama”, che dalle 20.30 vedrà una giuria tecnica e una popolare alle prese con squisiti insaccati, tra i quali eleggere il migliore, gli stand delle sagre riprenderanno a sfornare manicaretti alle 18.30, così come il ristorante.
Non-stop la mostra-mercato di enogastronomia, hobbistica e creatività femminile, bigiotteria e fai da te.
Biglietto di ingresso intero 12,00 €; ridotto (scaricabile dal sito www.salonedellesagre.it) 10,00 €. I bambini sotto i 10 anni entrano gratis.

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FERRARA FIERE CONGRESSI


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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