Skip to main content

Da: Organizzatori

Cesvi ripropone l’iniziativa “Impacchettiamo un sogno” e cerca volontari per confezionare pacchetti regalo in occasione del Natale, in oltre settanta punti vendita in Italia.
Durante il periodo delle feste Cesvi ha bisogno dell’aiuto di tante persone per realizzare un’importante raccolta fondi a sostegno dei progetti di tutela dell’infanzia in Italia; l’organizzazione umanitaria fondata a Bergamo nel 1985 si occupa da molti anni di portare avanti attività di child protection nelle aree più critiche del mondo, dove salute, benessere e sicurezza dei bambini sono gravemente a rischio. Ma il problema della condizione dei bambini riguarda sempre di più anche l’Italia, dove 1,2 milioni di bambini vivono in povertà assoluta. Non hanno opportunità di giocare, praticare sport e migliorare le proprie conoscenze, capacità relazionali e in generale le proprie condizioni rispetto alla famiglia di origine. La povertà in questi contesti non è solo materiale ma soprattutto educativa, relazionale ed affettiva.
Per rovesciare questa prospettiva, partendo dall’esperienza maturata in anni di lavoro con i bambini delle Case del Sorriso sparse in tutto il mondo, Cesvi ha deciso di intervenire anche in Italia attraverso percorsi educativi e di sostegno all’infanzia che generano un cambiamento culturale che vede i bambini protagonisti del loro percorso di vita e riscatto e restituisca loro il sorriso; per questo dal 2017 la fondazione ha deciso di intervenire anche nel nostro Paese, con un programma per il contrasto ai fenomeni di trascuratezza, maltrattamento e abuso ai danni di bambini e adolescenti in quattro città: Bergamo, Napoli, Roma/Rieti e Bari.

I fondi raccolti grazie alla preziosa opera dei volontari a Natale sono destinati ai Centri che restituiscono il sorriso, dove proteggere i bambini e aiutare le loro mamme con attività scolastiche e ludico-creative, corsi di genitorialità positiva e supporto psicologico.
Cesvi cerca volontari in diverse città italiane, tra cui Ferrara, che si occupino di confezionare pacchetti regalo presso il punto vendita Libreria Mondadori-Il Castello in via Via Giusti, 4, 44124 Ferrara (FE). «Lo scorso anno ho deciso di aderire all’iniziativa – dice Elisa, volontaria Cesvi; è stato bello dedicare il mio tempo per una causa importante e condividere con altre persone il desiderio di cercare nei piccoli gesti l’autentico valore della vita».
Le persone interessate possono candidarsi per tutti i giorni del mese di dicembre. In particolare, occorrono volontari durante i fine settimana e i giorni immediatamente precedenti il Natale. Per informazioni e candidature chiamare il numero 035.2058058 oppure scrivere all’indirizzo volontari@cesvi.org, indicando nome, cognome e numero di cellulare.
A questo link è disponibile la mappa con tutti i punti vendita coinvolti: https://tinyurl.com/vtghowy

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it