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19″I follow the Moskva
down to Gorky Park
listening to the wind of change.
An August summer night,
soldiers passing by
listening to the wind of change.”

Siamo nel 1989, la Guerra Fredda termina con la caduta del Muro di Berlino quando il gruppo hard rock tedesco Scorpions è all’apice del successo. Il leader e lead localist Klaus Meine, ispirato dagli stravolgimenti politici dell’epoca, compone i versi di una ballad destinata a segnare la storia del rock: Wind of change.

“The world is closing in,
and did you ever think
that we could be so close, like brothers.
The future’s in the air
I can feel it everywhere
blowing with the wind of change.”

Non è un caso che siano stati gli Scorpions a scrivere un brano destinato a diventare icona di quel momento storico. D’altra parte furono loro una delle prime band in assoluto a spingersi ancora in piena Guerra Fredda al di là della Cortina di Ferro e, ironia della sorte, proprio durante un soggiorno a Mosca per un Tour nell’89 fu scritta Wind of change: «Durante il nostro soggiorno a Mosca si sentiva una nuova energia nei giovani sovietici, volevano essere parte del resto del mondo, e questo mi ha motivato a comporre la canzone nel settembre di quell’anno», così Meine in una recente intervista.

“Take me to the magic of the moment
on a glory night
where the children of tomorrow dream away
in the wind of change.”

Come molte altre hit, Wind of change fu tradotta in altre lingue, fra cui il Russo. Proprio in Russia, l’anno precedente durante un concerto, Klaus Meine si rivolse al pubblico dicendo: «Noi tedeschi prima siamo venuti qui con i carri armati, ora con le chitarre elettriche, questa è la nuova Germania!».

“Walking down the street,
distant memories
are buried in the past forever.”

La versione studio della canzone è inserita nell’album Crazy World, uscito due anni dopo, ed è considerata uno dei simboli della riunificazione tedesca, oltre che inno alla pace ed alla speranza. Wind of change è la canzone più venduta di tutti i tempi in Germania. Pochi altri artisti nella storia della musica moderna sono riusciti a scrivere canzoni così rilevanti a livello storico e sociale.

Wind of change (Scorpions, 1989):

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Fulvio Gandini


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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