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Da: Emergency

Cantanti e musicisti di Ferrara e dintorni in concerto per EMERGENCY: dal solista al duo femminile, dagli storici chitarristi e sassofonisti ai giovani cantautori, voci note e meno note apriranno le loro case per tre giorni di musica in favore delle attività che l’ONG sta portando avanti in risposta all’emergenza Covid-19. Dal 28 al 30 aprile sono tanti gli appuntamenti organizzati dal gruppo EMERGENCY di Ferrara con C’è musica in casa per EMERGENCY che mette insieme l’amore per la musica e quello per le giuste cause. L’iniziativa solidale vedrà coinvolti numerosi artisti che canteranno e suoneranno in diretta streaming sulle pagine social del gruppo EMERGENCY di Ferrara.

Tre giornate di Musica in casa, tutte dedicate a EMERGENCY, che diventano un’occasione non solo per ascoltare dal vivo i propri cantanti preferiti ma anche per stare insieme in favore di una giusta causa. L’iniziativa sarà assolutamente gratuita ma sarà un modo per sostenere il lavoro di EMERGENCY sul COVID-19.

In risposta all’epidemia, EMERGENCY ha attivato numerosi progetti, mettendo a disposizione delle autorità sanitarie le proprie competenze maturate anche durante l’epidemia dell’ebola in Sierra Leone nel 2014 e 2015. Attualmente EMERGENCY è presente a Bergamo dove ha supportato la progettazione dell’ospedale da campo in Fiera nella corretta predisposizione dei flussi ospedalieri e, oggi, gestisce la terapia intensiva con uno staff di 34 operatori tra medici, infermieri, fisioterapisti, oss, logisti e tecnici di laboratorio.
EMERGENCY sta offrendo anche un servizio di monitoraggio e gestione anti-contagio nei centri per senza fissa dimora, per minori stranieri non accompagnati (MSNA) ed ex SPRAR.
A Milano, Venezia, Piacenza e Catania, invece, grazie ai gruppi volontari territoriali, EMERGENCY ha attivato un servizio per le richieste di consegna di beni alimentari, farmaci o altri beni di prima necessità per gli Over 65, coloro a cui è stata ordinata la quarantena e le persone fragili a rischio movimento.
Per maggiori informazioni: https://www.emergency.it/cosa-facciamo/risposta-covid/

L’elenco completo degli appuntamenti è in continuo aggiornamento sul sito di EMERGENCY all’indirizzo: https://eventi.emergency.it/musica-a-casa/ e sulle pagine social del gruppo territoriale EMERGENCY di Ferrara www.facebook.it/gruppoemergency.ferrara dove si trovano tutti i link alle pagine degli artisti che suoneranno in diretta o ai video da loro realizzati per Emergency.
Il giorno 28 aprile suonerà Massimiliano Cranchi alle 19,00 poi Roberto Formignani alle 19.30, mercoledì 29 aprile ci saranno Roberta Lazzari, Valerio Dallolio e i Coockoomackastic alle 18.00, Enrico Cipollini suonerà alle 19.00 e Andrea Sgarzi alle 21.00, giovedì 30 aprile Stefano Giobbi alle 18,00 le StorieStorte alle 18.30 e Andrea Poltronieri alle 19.30.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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