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di Gloria Savoia*

“La festa più pazza dell’anno”, lo chiamavano. Il carnevale. E’ ancora viva la celebrazione del carnevale? O è stata compromessa dall’irrompere di feste straniere? Lo spirito folcloristico carnascialesco risiede ancora negli animi dei cittadini emiliano romagnoli e italiani? A quanto pare sembra di sì. E Cento ne sarà una testimonianza. La cittadina si dipingerà di mille colori ed emozioni. Cinque le associazioni che si sfideranno il giorno del Gran Finale per il carro vincitore.

‘L’Alba di una nuova era’. E’ lo slogan della manifestazione. Trepidante l’attesa dell’evento più sospirato dell’anno a Cento, la cittadina nel cuore dell’Emilia Romagna, tra Bologna, Modena e Ferrara. Musiche festose, cortei ondeggianti e carri maestosi: così si apriranno le danze del ‘Cento Carnevale d’Europa’. Delle associazioni in sfida, i campioni in carica sono: ‘I Toponi: Fermate il mondo! Io voglio scendere …’, ‘Il Risveglio, Ridateci il Pirata!’, ‘I Ragazzi del Guercino, Pensiamo a loro’,“’Il Riscatto, DOC DOP IGP- occhio, le bufale sono qui’, e infine ‘Mazalora, Trump il Re della giungla’. Sarà corso Guercino, la principale suggestiva via del centro storico, ad ospitare la manifestazione nelle giornate del 12, 19, 26 febbraio, e 5 e 12 marzo dalle 14 alle 18.30 circa. Il giorno del Gran Finale, le cinque associazioni carnevalesche si sfideranno per la premiazione del carro vincitore.

Come da tradizione, la realizzazione dell’edizione 2017 è stata resa possibile grazie al sostegno del Comune di Cento, Ente territorio e l’Organizzazione Manservisi eventi. Ad attenderci sul palco, la prima domenica di sfilata, ci sarà lui, il famoso testimonial Mr Enjoy Gianluca Vacchi, re dei social e icona del lifestyle italiano nel mondo. Conosciuto più per i suoi balletti estemporanei, Mr Enjoy travolgerà il pubblico di piazza Guercino, intrattenendo e presentando la manifestazione.

Il carnevale di Cento è anche ‘cosmopolita’. Il patron Ivano Manservisi, nel 1990, prese in mano il potere del Carnevale conducendolo fino a livelli internazionali, fino al gemellaggio ufficializzato nel 1993 con il carnevale brasiliano di Rio de Janeiro, il più conosciuto al mondo. Fin dai tempi antichi, il gran Gian Francesco Barbieri, detto ‘Il Guercino’, perché cieco di un occhio, in alcune opere del 1600, realizzò scene e momenti festosi del carnevale. Il tempo non ha di certo cancellato questo ricordo. Anzi. Per rafforzare lo spirito folcloristico, ai primordi del 1900, i Centesi pensarono di realizzare un proprio re, come emblema del carnevale Centese. Il protagonista doveva incarnare lo spirito patriottico, e mostrare l’animo dei suoi concittadini. Nacque così Tasi, Luigi Tasini, una figura realmente esistita e di gran lunga stimata.

Misure mastodontiche. Giganti di Cartapesta. Si contano i 15 m di altezza, 15 m di lunghezza e 5,5 m di larghezza. Svettano al di sopra del cuore cittadino maschere a sbalzo, avvolgenti, coinvolte in un impasto tra finzione e realtà, che condensa una varietà di temi riguardanti l’onda dell’attualità, amalgamate alla rappresentazione ironica e caricaturale di personaggi famosi, di avvenimenti storici e di tanti fenomeni riguardanti la società contemporanea, paradossalmente collocati un clima di atemporale anarchia.

Dai più piccini ai più adulti, la costruzione del carro sembra proprio interessare tutti, come hobby personale e grande passione. In un periodo di lavoro che comprende dagli otto ai dieci mesi di duro impegno, la maggior parte dei capolavori sono interamente realizzati a Cento, negli hangar in via Manin. Combattendo il freddo, la fatica e i tanti sacrifici, la costanza e la dedizione per la passione carrista sembrano avere la meglio. Ogni associazione, sulla base dei propri gusti e del repertorio di maschere carnevalesche, decide l’argomento da trattare, sviluppando la tematica con particolari dettagli, quali coreografie, musiche ad hoc, sorprese e regali dal cielo, in grado di catturare la meraviglia dello spettatore.

E ancora, di notevole rilevanza, Luca Pedrazzi, rappresentante dell’associazione carnevalesca ‘I Ragazzi del Guercino’, informa che, in questi ultimi anni, è stata promossa la collaborazione con particolari enti e istituzioni sul territorio provinciale. “E’ stata un’opportunità decisamente costruttiva, che ci ha permesso di trasmettere la nostra grande passione, il carnevale, attraverso realizzazioni creative in cartapesta”, dice Pedrazzi. In un clima di grande attivismo formativo, il coinvolgimento di strutture per disabili, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado ha permesso la realizzazione di laboratori creativi con l’aiuto volontario delle stesse associazioni carnevalesche. In un’ottica di un sistema educativo integrato, l’interconnessione territoriale di strutture culturali ha favorito una migliore conoscenza degli eventi ‘vicini a noi’.
Ora non resta che vivere l’attesa dell’evento più colorato e gioioso dell’anno.

Clicca sulle immagini per ingrandirle

Alcuni componenti dello staff
Lo staff al lavoro
Il bozzetto del carro edizione 2017 “I Ragazzi del Guercino” di Walter Vancini e di Alfredo Bonzagni, noto scultore centese
Il carro in fase di preparazione
Un collaboratore al lavoro

*Studentessa iscritta al corso di giornalismo del Liceo Cevolani di Cento

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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