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La pandemia ha più che mai messo in luce la necessità di superare il cosiddetto “digital divide”, ossia il divario delle conoscenze e competenze informatiche tra vecchie e nuove generazioni, attraverso interventi ed iniziative mirate, di coinvolgimento e partecipazione attiva della popolazione.
“L’individuazione di una delega specifica finalizzata ad accompagnare il processo di transizione digitale del nostro territorio è stata una scelta strategica, – ha sottolineato questa mattina il Sindaco Sabina Alice Zanardi, durante la presentazione della Nuova Agenda Digitale del Comune di Codigoro -, scelta che ho inserito nel programma elettorale della lista civica Codigoro 2030, nella quale credo fermamente. Il progetto che presentiamo oggi, in linea con quell’indirizzo strategico, conferma e rafforza la volontà del Comune di Codigoro, di fornire alla popolazione sempre più strumenti a portata di click, per ottenere servizi, risposte, ma anche certificati, risparmiando ai cittadini code, telefonate, tempi di attesa, a cui la Pubblica Amministrazione, in passato, ci aveva abituato. La pandemia ha sicuramente costituito la molla, lo sprone per accelerare un processo di digitalizzazione che, nell’ultimo biennio, si è estrinsecato anche attraverso il rilascio di decine e decine di identità elettroniche, le cosiddette SPID, uno strumento sempre più richiesto e sempre più in uso anche da parte dei nostri cittadini, per accedere a moteplici servizi della Pubblica Amministrazione, a partire dalla consultazione e dalla gestione del fascicolo sanitario elettronico.”
Alla neoeletta consigliera comunale Alice Rossi, la più giovane e sedere tra i banchi dell’aula consiliare, il Sindaco ha conferito la delega alla Città Smart e alla Nuova Agenda Digitale Comunale. A supportare il delicato e strategico compito affidato alla consigliera, durante i 5 anni di mandato, sarà il responsabile del Servizio informatico comunale, il dottor Marco Ronconi.
L’Agenda Digitale locale del Comune è un documento che definisce strategia, progetti ed iniziative, in materia di transizione digitale, azioni che l’Amministrazione Comunale metterà in campo nel quinquennio 2022-2026. Per dare piena attuazione all’Agenda Digitale sarà avviato, appunto, un processo partecipativo, coordinato dal Dottor Ronconi,  che coinvolgerà istituti scolastici, ASP, AUSER ed associazioni di volontariato del territorio. L’obiettivo del percorso partecipativo consiste nel cogliere esigenze e bisogni della comunità, in termini di competenze digitali.
Il progetto è stato candidato ai finanziamenti della Legge Regionale 15/2018, che ambisce ad incentivare la partecipazione dei cittadini alle scelte della pubblica amministrazione, rafforzando il senso di cittadinanza attiva e di comunità.
Martedì 14 dicembre, alle ore 15.30, la Sala Riode Finessi del Municipio (c/o sede comunale di Piazza Matteotti 60) ospiterà un importante incontro, aperto al pubblico (ingresso consentito solo con GREEN PASS) di presentazione degli indirizzi strategici del progetto, anticipati questa mattina alla stampa dalla consigliera comunale, Alice Rossi. Sarà l’occasione per illustrare le attività del nuovo corso di alfabetizzazione digitale Pane & Internet, ma si parlerà anche di sicurezza informatica, di privacy e dei servizi digitali offerti dall’Amministrazione Comunale.
“Le azioni che andremo ad intraprendere – ha spiegato la consigliera comunale Alice Rossi -, puntano a sviluppare le competenze digitali di giovani, adulti ed anziani e a co-progettare ambienti digitali di supporto della partecipazione dei cittadini. La transizione digitale è un’esigenza trasversale a tutti i settori dell’Amministrazione – ha aggiunto Alice Rossi -, e non a caso nello staff di progetto sono coinvolti più servizi, da quello Informatico, all’Urp, dalla Biblioteca ai Servizi Sociali.” Saranno sperimentate piafforme digitali quali DECIDIM, finalizzata alla creazione di ambienti che agevolano percorsi di partecipazione attiva e MEDIAWIKI, per la costruzione della memoria storica del territorio. La piattaforma consentirà ai partecipanti di gettare le basi per la creazione di WIKICODIGORO, a partire dai racconti degli anziani, che rappresentano il patrimonio storico ed identitario della comunità.
Il percorso rivolto ai giovani si propone di creare gli strumenti adatti alla formazione della cittadinanza digitale, quello rivolto agli adulti, invece, si prefigge l’obiettico di individuare soluzioni ed interventi condivisi, tesi a superare il digital divide motivazionale, la cosiddetta ansia da tecnologia o tecnofobia. Verranno inoltre definite strategie partecipate di alfabetizzazione digitale della popolazione anziana, migliorando ed approfondendo le loro competenze elettroniche, per utilizzare in modo sempre più massivo ed efficace i servizi pubblici digitali.
Il progetto, del costo complessivo di 18.080 euro, candidato ad un finanziamento regionale di 15mila euro, prenderà il via ai primi di gennaio e sarà attuato entro il mese di giugno 2022. Nel mese di luglio 2022 sarà poi approvato l’atto conclusivo, che andrà ad istituire l’Agenda Digitale del Comune di Codigoro.
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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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