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Bruxelles Requiem

di Roberto Dall’Olio

Da adesso
le cose di prima
non esistono più
se sono esistite
non esistono più
Bruxelles
il cuore d’Europa
è fermo
la pioggia
scolora
l’arcobaleno
dei popoli
da adesso
le cose di prima
non esistono più
Bruxelles
il sogno
d’Europa
è smembrato
in blocchi
di terrore
il sogno
dell’Europa
libera
solidale
è sparito
nel buio
remoto
delle cose
di ieri
da adesso
non esistono più
Bruxelles
cuore incenerito
di tristezza
non possiamo cantare
le cose di prima
non esistono più
Bruxelles
i piedi
sul cuore
i piedi
non sono stranieri
i piedi
sono di genti
tue
che non ti riconoscono
più
non possiamo cantare
le cose di prima
non esistono più
Bruxelles
chi incendia
il tuo silenzio
con fiamme
di odio
nel fuoco dell’odio
chi strepita
di serrare
confini
terre
chiese
arido ha perso
il seme del pianto
adesso
è l’ora del pianto
da adesso
le cose di ieri
non esistono più
Bruxelles
nostro cuore
chi vuole
spezzare
la violenza
con la violenza
oggi tribale
non sa cosa sia
quella fila di salici
quella fila lunga
infinita fila
di salici
canti di cigni
piove quaggiù
da adesso
le cose di prima
non esistono più

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)