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da: Comune di Ferrara

Il Sindaco di Ferrara ha firmato l’ordinanza contingibile e urgente per l’esecuzione di interventi di bonifica, pulizia e disinfestazione del complesso immobiliare “Palazzo degli Specchi” di proprietà della Società “FERRARA 2007 S.r.l.”
Nell’Ordinanza si prescrive di procedere entro 40 giorni (dalla notifica) all’avvio degli interventi, a tutela della salute pubblica, atti ad eliminare le criticità igienico-sanitarie riscontrate dall’Azienda USL a seguito della verifica diretta la scorsa settimana su disposizione del responsabile dell’Igiene pubblica Aldo De Togni
Si ordina, in particolare, di provvedere all’avvio del risanamento, disinfestazione – deratizzazione e sistemazione delle aree scoperte e dei fabbricati di detto complesso immobiliare mediante: adozione di misure atte ad impedire accessi e intrusioni abusive; pulizia delle aree poste in aderenza agli immobili, delle aree cortilive e degli spazi comuni, mediante sfalcio dell’erba ed eliminazione della vegetazione infestante, nonché dei vari rifiuti presenti; riposizionamento delle griglie metalliche rimosse e originariamente poste a copertura dei cavedi situati tra le zone porticate e le aree esterne e/o messa in sicurezza di detti cavedi mediante idonea protezione;pulizia dei pozzetti tecnologici e di raccordo per la rete delle acque fognarie occlusi da materiale vario e riposizionamento dei coperchi divelti ; rimozione mediante prosciugamento dell’acqua stagnante che invade le rampe di accesso ai passaggi carrabili e ai vani sottoscala; pulizia mediante rimozione dei rifiuti di vario genere e delle carcasse e deiezioni di animali presenti nei locali e successiva disinfestazione, nonché adozione di misure atte ad impedire ulteriori nidificazioni.
Il Sindaco – che impegna l’ Unità Operativa di Igiene Pubblica dell’AUSL di Ferrara a provvedere al controllo di quanto prescritto informandone lo scrivente – avverte la Società “FERRARA 2007 S.r.l.”che la mancata osservanza dell’Ordinanza prefigura una violazione alle leggi vigenti e che in caso di inadempienza sarà punita ai sensi del vigente Codice Penale, e che in caso di mancata osservanza all’ordine impartito, si procederà all’esecuzione diretta le cui spese saranno a carico dell’inadempiente.
Il Primo cittadino ha dichiarato: “Oggi la situazione non è solamente e ovviamente peggiorata per il trascorrere delle settimane, ma si è anche modificata poiché le banche dovrebbero aver consentito alla Società FERRARA 2007 S.r.l. di avere la finanza necessaria per procedere alla messa in sicurezza di questo sito, riducendo il rischio di dover intervenire con denaro pubblico”.
Il primo cittadino coglie l’occasione per ribadire che “non esiste, ad oggi, nessuna ipotesi alternativa di soggetti privati interessati all’acquisto ed alla demolizione del Palazzo degli Specchi e nessun progetto alternativo a quello che prevede la costruzione di alloggi di social housing oltre al nuovo Comando della Polizia Municipale e agli uffici di decentramento. Detto ciò è stato necessario procedere con ordinanza di ingiunzione per imporre alla società quelle misure necessarie a tutelare la salute pubblica. Parallelamente, entro la prossima settimana, verrà dato inizio ad un intervento sostitutivo di messa in sicurezza al transito lungo la via Tassoni, mediante l’installazione di un ponteggio di protezione della sede stradale. Tale operazione si rende necessaria in quanto la proprietà non ha a suo tempo ottemperato ad un’ordinanza contingibile urgente emessa a seguito di una verifica condotta dal comando provinciale dei vigili del fuoco che aveva rilevato possibili rischi di caduta di vetri e di lastre metalliche, dal corpo di fabbrica in elevazione, che attraversa via Tassoni. Vista l’inerzia della proprietà provvederemo come Comune alla messa in sicurezza addebitando i costi al proprietario. In questo ultimo caso è già stata inviata segnalazione alla Autorità Giudiziaria”.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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