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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

A breve potrebbero partire i primi interventi ed arrivare le prime automobili in quello che si profila come uno dei più importanti hub di logistica del nord Italia.

L’area dell’ex zuccherificio di Bondeno si appresta a diventare uno dei più importanti snodi logistici del nord Italia, per quanto riguarda il mercato dell’auto in Italia. Non sono più indiscrezioni, ma indicazioni concrete, dal momento che il Gruppo Bertani Trasporti Spa ha sottoscritto ufficialmente l’acquisto dell’area, dando seguito al preliminare firmato lo scorso aprile. Si apre, in questo modo, una nuova e decisiva fase nella riconversione in chiave produttiva del terreno, con l’arrivo a Bondeno di quello che rappresenta un autentico colosso nella logistica legata al mondo delle automobili. E’ stato proprio il rappresentante del gruppo che ha sede a Castiglione delle Stiviere (Mantova), Sergio Bertani, a voler incontrare mercoledì pomeriggio il sindaco Fabio Bergamini in municipio. Un’ora di confronto a tutto campo, in cui il gruppo industriale ha presentato nel dettaglio il proprio progetto. «Vorremmo ringraziare l’Amministrazione comunale per la collaborazione in tutti gli aspetti burocratici legati al progetto d’insieme – ha spiegato Sergio Bertani che, assieme ai suoi famigliari, guida l’azienda nata a metà degli anni Venti del secolo scorso –. Elemento affatto scontato quando ci si insedia in una nuova realtà locale. L’intenzione del nostro gruppo – ha proseguito – è quella di creare a Bondeno un polo logistico d’interesse nazionale e stiamo lavorando per questo». L’area soggetta a riconversione, per intendersi, ha un’estensione totale di 574mila metri quadri ed è oggetto di una serie di misure tese a mitigare l’impatto del nuovo insediamento: negli accordi con l’Amministrazione comunale, infatti, vi è quello di un basso impatto ambientale, per un terreno che si trova vicino al capoluogo di Bondeno, e un bassissimo impatto acustico. Non a caso, nel piano particolareggiato dell’area ci sono circa 10mila metri quadrati di barriere di mitigazione, caratterizzate dalla presenza di piante autoctone. Nel progetto, particolare cura viene riservata al ruolo della vecchia stazione dei treni situata in viale Matteotti, subito fuori l’abitato. La quale, di fatto, ha perduto la sua originale funzione dopo l’ammodernamento della linea ferroviaria Ferrara-Suzzara, avvenuto completatosi nell’anno 2000. Una linea che può pur sempre garantire un collegamento sull’asse che comprende il porto di Ravenna ed il Brennero. «L’Amministrazione comunale è lieta di questo accordo raggiunto, che potrebbe significare un importante svolta per un’area privata (che era di proprietà di Finbieticola) la quale trova ora una nuova destinazione d’uso in ottica produttiva, come prevedeva lo stesso Psc – commenta il sindaco Fabio Bergamini –. Seguiamo con la massima attenzione il progetto di riconversione e continueremo ad offrire a qualsiasi realtà produttiva che intenda insediarsi sul nostro territorio la massima apertura e disponibilità, per quelle che sono le nostre funzioni amministrative». Quale impiego troverà, invece, il resto del terreno? Le vetture in consegna saranno stoccate temporaneamente in piazzali appositamente strutturati a tale scopo. Insomma, quello che nascerà sarà un vero complesso produttivo, destinato a creare indotto importantissimo per il territorio, e che avrà un’unica porta di accesso su via Osti, nel cuore dell’area artigianale della “Riminalda”. Anche per limitare l’impatto dei veicoli in arrivo nel nuovo impianto che, per la cronaca, potrebbe ospitare a breve già i primi interventi e le prime bisarche di autovetture da consegnare ai mercati.

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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