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Da: Gruppo Azione Civica

Il sistema sanitario sta affrontando un’emergenza mai vista prima, contro un virus in gran parte ancora sconosciuto, con risorse e mezzi che si stanno adeguando in corsa per poter affrontare la situazione. Tutti i settori sociali ed economici stanno facendo grandi sacrifici in termini di risorse con il fine di mettere il sistema sanitario nelle condizioni migliori per poter tutelare la salute pubblica.
La fiducia dei cittadini nel sistema sanitario pubblico è fuori discussione, e va curata con attenzione e cautela, in un momento in cui sono impedite le libertà individuali per un fine comune. Il personale socio-sanitario sta dando prova di una dedizione e un sacrificio al lavoro encomiabili, anche dopo mesi di stress psico-fisico e in vista di una fase 2 ancora più impegnativa, perché all’emergenza non ancora conclusa si sovrappone il ritorno alla funzionalità ordinaria, che dopo tre mesi di sospensione si è trasformata in straordinaria.

In questo contesto, non è accettabile vedere sulle pagine dei quotidiani e sui media diverse posizioni tra i vertici della sanità ferrarese: i due direttori generali delle aziende e il Sindaco di Ferrara come presidente della Commissione socio sanitaria, a cui spetta il compito di sciogliere i nodi in termini di programmazione locale.

Non è accettabile come cittadini sapere che nella gestione di questa emergenza le due aziende non siano capaci di lavorare in sinergia e dialogo continui, tra loro e con il territorio, attraverso la Conferenza socio-sanitaria, luogo deputato per questo, e che sia necessario e richiesto l’intervento della Regione per risolvere la situazione. Ci attendiamo dalle Istituzioni che prossimamente ci siano quelle risoluzioni che consentano di attivare la tanto auspicata integrazione tra le aziende, per il bene del territorio.

Crediamo che il Sindaco Fabbri presidente della Conferenza socio-sanitaria non debba pretendere risposte, ma debba farsi parte attiva insieme agli altri rappresentanti territoriali, per risolvere il problema manifestato dai due direttori; così come crediamo che si debba avere un sistema di rappresentanza politica capace di portare avanti le esigenze del territorio, che non sono altro che quelle del pubblico interesse rivolto ai cittadini. Gli stessi cittadini che oggi si stanno sacrificando dentro il sistema socio-sanitario come operatori per farlo funzionare al meglio nell’interesse della salute pubblica, e quelli che fuori stanno soffrendo per l’impatto di questa crisi.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it