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da: Roby Guerra*

Ferrara, l’Internazionale anti-italiana, con Boldrini special guest. Che ci va a fare Renzi? Ottava edizione per l’Internazionale, Festival del Giornalismo (del secolo scorso…. dal punto di vista memetico e postInternet), a cura della rivista omonima di Tullio De Mauro…. Festival fortemente voluto dal diversamente democratico ex sindaco Gaetano Sateriale (un primo cittadino che si è distinto a suo tempo per per avere privato i ferraresi dell’Ospedale cittadino, avallandone uno fuori città molto controverso tutt’oggi e per certa dissipazione culturale – 700 milioni circa per uno spettacolo di Ronconi!).
E come dice il sindaco attuale Tiziano Tagliani, PD, renziano ultima ora, un grande evento per la cultura e la conoscenza…. E certamente l’audience non mancherà in una città che da anni, piaccia o meno, scommette su arte e cultura e turismo (Franceschini come noto ministro con l’attuale premier), ma stranamente (?) ha il primato nazionale per disoccupazione esponenziale – come pur evidenziato da Il Sole 24 Ore, non da blogger disoccupati, come tempo fa il sindaco stesso defini alcuni bloggers molto critici sulla politica PD ferrarese.
Va da sé, piaccia o meno, lo iato ai limiti della schizofrenia politica di cui sopra, combacia perfettamente con il mito ferrarese dell’Internazionale… Non è necessario scomodare il Dottor Goebbels, già i romani era famosi (Ma loro vincenti..) per il Panem et Circenses , che caratterizza la vera strategia di controllo sociale in una città di matrice comunista, trend in corso dalla fine della seconda guerra mondiale, altro primato, tra pochi anni, oltre i 70 anni della fu Mosca, capitale dell’ex Unione Sovietica e del fu Comunismo… Internazionale… Già… come la rivista “sponsor” ben nota nei dibattiti culturali per certa costante e strutturale filosofia prossima all’anticapitalismo deja vu e sempre politicamente corretta autoreplicante come un automa cellulare stupido di Von Neumann.. Oggi portavoce di un Internazionalismo del pensiero unico a una dimensione, e naturalmente al passo con la ben nota deriva terzomondialista acritica che caratterizza l’Intellighenzia rossa in Italia, l’infame buon senso del buonismo, come direbbe Majakowskij! e del multietnico acritico che come previde una certa Oriana Fallaci e oggi urla (nonostante certa inquisizione) Magdi Allam (e anche magari 3 milioni di disoccupati italiani!) o liberi intellettuali come Pierfranco Bruni, sta trascinando l’Italia, con la complicità della inetta e filo Eurabia Unione Europea, verso un nuovo medioevo paleoelettronico! Basta ancora una volta sfogliare il programma, al di là delle App puntualmente aggiornate, streaming ecc. Anni fa si distinsero un certo Tariq Ramadan ex Guru dei Fratelli Musulmani in Europa, senza alcun scandalo cittadino e il figlio di un certo Sofri, ad esempio, quali semplici lapsus di certa filosofia sottostante, tra l’odio antioccidentale e il diversamente referenziato a sinistra tipico del postcomunismo…(o cattocomunismo..)… In questo 2014, persino l’inaugurazione dedicata alla tragedia (o omicidio colposo dell’Unione Europea e dei governi italiani inetti e complici mandanti morali?) di Lampedusa, la … Boldrini special guest e molti giornalisti o esperti terzomondialisti guarda caso polticamente corretti e chiaramente con scarsa simpatia verso L’Occidente (mera coincidenza ovviamente se di nazionalità siriani, congolesi, marocchini ecc.). in primo piano. Poi certamente in mezzo anche molte figure più neutre (ma qualcuno de Il Giornale o qualche giornalista internazionale.. magari dell’area di Marina Le Pen o persino qualche giornalista ebreo pro Israele e contro Hamas,,, indicibile, anzi provocazioni fasciste!), pezzi grossi del Washington Post e via dicendo, ma si sa, anche i Romani spesso romanizzavano i popoli indigeni conquistati.(Lo sterminio in corso dei cristiani nel mondo naturalmente, al posto della Tragedia di Lampedusa, impensabile per i compagni intellettuali che non sbagliano mai….).
La differenza è che, piaccia o meno, i Romani portavano almeno la civiltà “contingente” dell’epoca, mentre certa Invasione anche intellettuale multietnica acritica, assomiglia parecchio ai bacelli celebri de L’Invasione degli Ultracorpi, in questo caso con Marziani assimilatori dei corpi e dei cervelli degli… italiani, piaccia o meno, storicamente meno evoluti, anzi tutti fautori di un nuovo medioevo con certi valori incompatibili con la democrazia, il fu o futur progresso, e anche le nostre tradizioni cattoliche….
Ciliegia finale, anche Matteo Renzi alla Kermesse radical chic…; che ci va a fare? già la sua politica pro clandestini e stranieri è un baco grave del suo breve governo. Certamente la filosofia culturale che incontrerà è la stessa contraria alle sue pur impacciate riforme, mica è amato Matteo dall’Intellighenzia … del pensiero unico… E’ il solito funambolismo, realpolitik anche apprezzabile, ma tra PM neogolpisti e diversamente rottamatori nostalgici di D’Alema e Bersani eccetera, la corda è già molto tesa.. Speriamo che semplicemente e machiavellicamente ci vada a studiare, a imparare la voce del Padrone rosso intellettuale ultra snob che tanto piace ai ferraresi o a certa generazione giovane radical chic che a Ferrara,, si diceva, schizofrenia politica, un giorno inaugura il Museo ebraico e l’altro , molta intellighenzia ferrarese estrema sinistra e centri sociali (ma non solo locale) chiede sanzioni e accusa di genocidio Israele perché si difende con efficacia e successo dai rivoluzionari di Hamas palestinesi!
Ma sia una lezione istruttiva, appunto alla Machiavelli, con esiti opposti al politicamente corretto.
In fondo l’Internazionale a Ferrara, anticipa soltanto di qualche settimana Halloween, è un festival diversamente Zombie (rossi!).

http://cinquewnews.blogspot.it/2014/09/Invasione-intellettuale-multietnica-acritica-assomiglia-parecchio-bacelli-celebri-LInvasione-degli-Ultracorpi.html

*Membro scuola romana di filosofia politica

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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