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da: ufficio stampa Agire Sociale CSV Ferrara

La manifestazione si propone di fare conoscere chi sono e come operano sul territorio le tante associazioni argentane. Gli appuntamenti della tre giorni

Si terrà il 16, 17 e 18 maggio l’Ottava edizione fella Festa del Volontariato di Argenta. La tre giorni, organizzata dal Coordinamento del Volontariato Argentano e dalle Associazioni territoriali in collaborazione con Agire Sociale e l’Amministrazione comunale di Argenta, si propone come un momento di partecipazione per favorire l’incontro tra associazioni e cittadini e per conoscere le esperienze che i volontari portano avanti nel territorio.

Venerdì 16 maggio, ore 20.30, la festa si aprirà con un incontro pubblico in cui diverse associazioni argentane si presenteranno nella bella cornice del Piccolo Teatro, in Piazza Marconi 1 ad Argenta.

Nella giornata di sabato 17 maggio il ritrovo sarà alle ore 9.30 con “Incontri con e per la scuola”, al Piccolo Teatro, mentre dalle ore 15 Piazza Marconi ospiterà il padiglione espositivo e gastronomico con postazioni associative, pesca dei fiori, fiera del baratto e del riuso, animazioni scout, agility dog. Alle ore 17 seguirà la cerimonia di premiazione per una tesi di laurea su argomenti riguardanti la memoria storica sanitaria, con presentazione delle tesi selezionate. La serata proseguirà, ore 18.30, con l’apertura dello stand gastronomico e, nell’occasione, sarà presentata la nuova ambulanza veterinaria. Dalle ore 20.30 l’intrattenimento è a base di musica e danze con le Associazioni sportivo dilettantistiche “A.s.d. Sportinsieme” e “A.s.d. Aquarium”.

Domenica 18 maggio si inizierà alle ore 8.30 con “Il rifiuto se recuperato e differenziato è un tesoro!”, una caccia al tesoro all’insegna dell’educazione ambientale che si svolgerà presso il Parco della Pieve. Gli appuntamenti continueranno alle ore 10 in Piazza Marconi con la pesca dei fiori e la fiera del baratto e del riuso mentre, alle ore 12, è prevista l’apertura dello stand gastronomico. Le iniziative riprenderanno alle ore 15 all’interno del padiglione espositivo e gastronomico: torneo di scacchi, giochi di carte, laboratorio per bambini ed escursione cittadina sulle biodiversità, laboratori artistici per bambini. Alle ore 17 andrà in scena il fascino del gospel con canti tipici eseguiti dalla “Comunità Pilgrims”. In serata lo stand gastronomico sarà aperto alle ore 19 e, ore 20, musica dal vivo con il saggio del “Circolo Culturale Solaris”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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