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da: Segreteria Cav. Paolo Bruni

Il Consorzio Agrario dell’Emilia opera nelle provincie di Bologna, Modena e Reggio Emilia; il Consorzio Agrario di Ferrara è attivo nella provincia estense.
Entrambi sono da un secolo affermate istituzioni cooperative al servizio degli agricoltori locali.
Le prospettive di entrambi i consorzi sono ambiziose , ma per la loro realizzazione è necessario concentrare e ottimizzare le risorse delle due aziende.
E’ per questo che entrambi i Consorzi hanno deciso di intraprendere la strada virtuosa della fusione dei due sodalizi in un solo consorzio emiliano, attivo in tutte le merceologie utili all’agricoltura locale. Esso potrà rappresentare a breve il più forte consorzio agrario italiano.
Questa operazione di fusione è frutto di riflessioni e decisioni proprie delle due società, al di fuori di logiche sindacali o politiche, nel solo interesse degli imprenditori agricoli, che hanno ancora bisogno di forti e moderne strutture di riferimento.
La fusione che è stata approvata dai due sodalizi rispetterà i valori sociali della cooperazione agricola , la storia virtuosa dei consorzi agrari italiani , i livelli occupazionali, le reti agenziali presenti sui territori, la sicurezza dei crediti dei fornitori, tutti gli impegni e le obbligazioni già assunte da entrambe le imprese, verso i lavoratori, gli agricoltori e i fornitori.
Nel nuovo consorzio saranno presenti a tutti i livelli gli agricoltori ferraresi e nella provincia di Ferrara si concretizzerà un più forte e moderno centro di propulsione organizzativa e manageriale per sempre migliori servizi agli imprenditori agricoli.
Entreranno a far parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Agrario dell’Emilia 6 rappresentanti della provincia di Ferrara tra i quali 3 indicati dal Consorzio Agrario di Ferrara nelle persone di: Bruni Paolo, Brina Mario e Volpin Riccardo.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it