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A tutte le donne del mondo
A difesa dell’inviolabilità dei corpi, delle future generazioni, del senso stesso di umanità e dell’intero vivente.
Contro il transumanesimo

Tutte le donne del mondo sono madri in potenza. Tutte portano nelle viscere il sapere che da millenni viene trasmesso di generazione in generazione. I nostri semi contengono il segreto delle origini. Siamo seminatrici e semi allo stesso tempo. Siamo le guardiane dei semi e dobbiamo mantenere l’energia, la forza e la memoria di questi Semi.
Le donne, tutte, se ascoltano le loro viscere, sanno che è in corso un attacco formidabile alla vita, alla nascita e alla morte. L’attacco che da anni è diretto ai loro corpi oggi diventa attacco a tutti i corpi.
Per il transumanesimo i corpi sono come macchine, e come tali necessitano  di revisione periodiche, vanno costantemente implementati, ottimizzati, modificati, monitorati e digitalizzati.
L’accelerazione che lo Stato d’Eccezione, diventato la nuova normalità, ha dato a questa introiezione simbolica dei corpi dovrebbe farci riflettere e indurci alla lotta.
Oggi i bambini e le bambine, il miracolo per eccellenza della forza della Vita, semi che cresceranno in piante più o meno vigorose, ma tutte facente parte del più grande organismo vivente che è l’Universo, sono diventati, nelle parole dei transumanisti, “malefici moltiplicatori di un virus”.
L’attacco ai loro corpi è predisposto. Un attacco, senza precedenti, di tecnocrati transumanisti eugenisti che si spinge fino all’interno dei corpi e che sradicherà le future generazioni dalle loro origini.
I vaccini a mRNA sono in realtà terapie geniche, vere e proprie piattaforme di riprogettazione cellulare, che rappresentano il precedente per una prossima manipolazione genetica di massa. “Stiamo hackerando il codice della vita” afferma il Ceo di Moderna.
La bio-tele-nano medicina, con inserti genici a mRNA a livello preventivo per qualsiasi patologia, farmaci da remoto e microchip all’interno dei nostri corpi, sarà il paradigma su cui si fonderà una nuova concezione di salute e di malattia in una società cibernetica tecno-medicale.
Le nostre esistenze, dalla nascita alla morte, saranno costantemente monitorate e sottoposte al volere degli algoritmi.
Il fine: dirottarci verso una società transumanista che, alla radice, contiene la cancellazione definitiva della Natura Umana, il senso stesso di essere umano.
Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum, ospitato pochi giorni fa a palazzo Chigi è stato chiaro affermando che ci attende “la fusione biologica con il digitale”.
Intelligenza artificiale, editing genetico, riproduzione artificiale, bionanotecnologie, Internet delle cose (5G) e Internet dei corpi comunicanti (6G). La trilogia post-umana è così completata: trasformazione fisica, biologica e digitale, in una convergenza che chiude il cerchio e apre alla manipolazione dell’intero vivente, verso una società post-umana e post-natura.
Le donne, tutte, sono le madri di tutti i bambini e le bambine del mondo. Sappiamo bene che i bambini sono il miracolo della natura e che nessuna intelligenza artificiale potrà mai superare l’intelligenza dei nostri corpi e dei suoi semi.
Un canto sacro recita così: “La terra è il mio corpo, l’acqua il mio sangue, l’aria il mio respiro, il fuoco il mio spirito”. Siamo consapevoli di avere oltraggiato oltre misura la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco. Siamo consapevoli che solo il recupero del rispetto del limite che ci pone la Natura e l’inviolabilità dei corpi e del vivente ci restituirà alla vita, alla vita Vera.
Se le Donne tutte, madri in potenza, non sapranno difendere i figli e le figlie dalla più grande sperimentazione di massa, questa umanità sarà persa per sempre.
Compatte, a difesa dei corpi, delle future generazioni, del senso stesso di umanità e dell’intero vivente, schieriamoci: Non Passeranno!
Restare umane significa Resistere al Transumanesimo!

Prime firmatarie:
Roberta Trucco
Silvia Guerini
Cristiana Pivetti

Per chi vuole aderire, scrivere a; corpiindisponibili@inventati.org 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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