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da: ufficio stampa Apollo Cinepark

All’Apollo Cinepark, per la Giornata della Memoria, saranno diversi gli eventi in programmazione.
Mercoledì 27 gennaio infatti, le sale del cinema di vicolo del Carbone saranno animate dai ragazzi delle scuole ferraresi: in collaborazione con Agiscuola Emilia Romagna saranno proposti alle 10.00 “Il Grande Dittatore” di Charlie Chaplin, in versione restaurata a cura di Criterion Collection con la Cineteca di Bologna, in lingua originale con sottotitoli in italiano.
La pellicola verrà quindi riproposta allo spettacolo delle 21.00 nell’ambito della rassegna de “Il Cinema Ritrovato”.
Non si può apprezzare la grandezza di Il grande dittatore se si ignora che era stato concepito un anno prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale : nell’autunno del 1938, infatti, Charlie Chaplin stava già scrivendo in gran segreto il suo primo film parlato (lo si era già sentito cantare, in Tempi moderni, ma parlare mai) e il personaggio che avrebbe interpretato era ispirato ad Adolf Hitler. Il grande dittatore, storia dello scambio di persona tra un umile barbiere ebreo e uno spietato tiranno, fu presentato a New York nell’ottobre del 1940, a conflitto già in corso e Chaplin subì da parte dai governi di mezzo mondo pressioni importanti, che però non gli fecero cambiare idea. Il regista era deciso a ‘dichiarare guerra’ al dittatore tedesco, a tutte le dittature, attraverso il grande schermo, e realizzò uno dei più grandi capolavori pacifisti del cinema mondiale.
Alle 10.30 invece comincerà “Una volta nella Vita”, di Marie Castille e Mention Schaar. Ispirato a una storia vera, il film racconta del Liceo Léon Blum di Créteil, città nella banlieue sud-est di Parigi: una scuola che è un incrocio esplosivo di etnie, confessioni religiose e conflitti sociali. Una professoressa, Anne Gueguen (Ariane Ascaride), propone alla sua classe più problematica un progetto comune: partecipare a un concorso nazionale di storia dedicato alla Resistenza e alla Deportazione. Un incontro, quello con la memoria della Shoah, che cambierà per sempre la vita degli studenti.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it