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da: ufficio stampa Primavera Slow

Dopo il successo del primo fine settimana, torna il 18-19 aprile, l’appuntamento con il sapore unico del tartufo, protagonista della XXXVII edizione della Sagra del tartufo di Pineta a Fosso Ghiaia (Ra)

Un clima primaverile, la voglia di stare all’aria aperta e a contatto con la natura e il vero “Re della Pineta”. Una formula per un successo annunciato, quello ottenuto dal primo fine settimana dedicato alla XXXVII edizione della Sagra del Tartufo di Pineta che si è tenuta il l’11-12 aprile nel Parco I Maggio, all’interno della storica Pineta di Classe a Fosso Ghiaia (Ra). L’evento – che fa arte del calendario di appuntamenti di Primavera Slow –  tornerà anche il prossimo week-end, sabato 18 e domenica 19 aprile, per un’altra due giorni tra la natura della pineta e del Parco del Delta e il prezioso e delizioso “frutto” della terra. Il calendario di questo secondo fine settimana della Sagra prevede una serie di appuntamenti dedicati agli appassionati di ricerca del tartufo: sabato alle ore 15 un test dimostrativo con cani addestrati, mentre domenica, sempre alle 15.00, una vera e propria gara di ricerca per cani da tartufo a eliminazione diretta. I nostri amici a 4 zampe saranno i protagonisti anche della Mostra del bastardino (domenica alle 16.30) nel corso della quale saranno premiati i cani meticci più simpatici ed il ricavato verrà devoluto ai canili della Provincia di Ravenna. Questa longeva Sagra ravennate sarà ovviamente all’insegna del sapore e della buona cucina grazie al mercato dei prodotti tipici dove, oltre al tartufo, si potranno acquistare e degustare i prodotti tipici del territorio e naturalmente al ristorante della Sagra dove degustare – a partire dalle ore 12.00 – golose specialità a base di tartufo fresco (il celebre Bianchetto di Pineta Marzuolo). Nel corso della manifestazione, inoltre, non mancheranno escursioni in pineta guidate da esperti tartufai e domenica 18 un’originale dimostrazione e prova di Nordic Walking, l’escursione con i tipici “bastoni” nelle zone più suggestive della Pineta. Per chi ama i giochi di una volta anche una simulazione di caccia al cinghiale con l’arco antico a cura di “C’era una volta gli antichi mestieri”. Per chi, invece, vuole scoprire davvero tutto della Pineta di Classe e della sua storia c’è la mostra, a cura del Comune di Ravenna, “Da selva antica a divina foresta: la Pineta di Classe”. Disponibile anche una navetta che domenica dalle 11.30 alle 15.30 porterà i visitatori in Pineta partendo dal parcheggio della chiesa di Fosso Ghiaia. L’appuntamento è dunque sabato 18 e domenica 19 con una sagra davvero perfetta per trascorrere un altro fine settimana di primavera tra i sapori e il silenzio di un luogo pieno di fascino. La manifestazione è inserita nel calendario di Primavera Slow, la serie di eventi di promozione del territorio organizzati dal GAL Delta 2000 in collaborazione con il Parco del Delta del Po Emilia-Romagna.

www.primaveraslow.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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