Skip to main content

Da: Ufficio Stampa Associazione Musicisti di Ferrara

 

Concerto previsto per giovedì 30 luglio ore 21

Apertura cancelli ore 20 in via Darsena 57 a Ferrara

 

 

LA NUOVA DATA

 

Sono aperte da lunedì 27 luglio le prenotazioni per la nuova data di Un Fiume di Musica, con Four Grass, concerto sul fiume che si terrà giovedì 30 luglio alle 21 (con apertura cancelli ore 20) in via Darsena 57 a Ferrara.

 

Necessaria la prenotazione sull’app o sul sito di Eventbrite cercando Un Fiume di Musica 2020 // FOUR GRASS (link: bit.ly/3g2G0Zs).

 

Anche nel 2020 la musica torna a scorrere lungo il fiume Volano. A Ferrara c’è la quinta edizione di Un Fiume di Musica, con un programma ricco di buona musica. Dal 2 luglio al 17 settembre, il tratto di darsena di fronte Palazzo Savonuzzi in via Darsena, 57 si trasforma in una vivace piazza sul fiume grazie alle serate musicali organizzate dalla Scuola di Musica Moderna-AMF. Apertura cancelli alle 20, inizio concerti alle 21. Ingresso gratuito, è necessaria la prenotazione su Eventbrite. Per info: unfiumedimusica@gmail.com. E prima del concerto, l’appuntamento è con le navigazioni del battello fluviale Nena, della durata di un’ora, dalle 19.30 alle 20.20 ogni giovedì con partenza dalla darsena (l’escursione prevede anche una pizza di Albachiara fra le luminarie della darsena, prima del concerto. Per prenotazioni: info@lanena.it).

 

IL CONCERTO

 

Dal verde dei monti Appalachi ai colori, ai gusti e al buon sound di la nuova serata targata Un fiume di Musica. Sarà il gruppo Four Grass a portare di nuovo la musica in darsena. Già presenti nelle stagioni passate della rassegna, il 30 luglio negli spazi esterni di Palazzo Savonuzzi (via Darsena 57, Ferrara) il gruppo proporrà un genere di musica assai particolare, nel quale si possono ascoltare le analogie geografiche e culturali presenti nelle zone dei monti Appalachi, cuore pulsante della costa orientale degli Stati Uniti d’America, e la patria del bluegrass e le sonorità tipiche della tradizione musicale irlandese, scozzese e inglese.

 

Four Grass, progetto nato nelle aule scolastiche della Amf-Scuola di musica moderna di Ferrara, rappresenta una delle pochissime realtà locali che propone un repertorio che affonda le radici nel Bluegrass tradizionale attingendo dai Kruger Brothers e altre formazioni storiche e rivisitando alcuni brani di genere pop. Fanno parte della band Marco Scabbia alla voce e alla chitarra, Luca Boaretti al banjo, mandolini e chitarra, Roberto Poltronieri alla chitarra e banjo, Davide Zabbari al basso acustico.

 

LA RASSEGNA

 

Tornano dal 2 luglio gli appuntamenti settimanali del giovedì sera in darsena, dove si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna. Diversi repertori e differenti sonorità si avvicenderanno una settimana dopo l’altra, sempre affiancati da un coordinamento attento nel rispetto delle vigenti normative anti Covid-19. Si potrà accedere dalle ore 20 per accomodarsi al tavolo (prenotato precedentemente) ed il concerto inizierà alle 21.

 

IN VIAGGIO CON IL BATTELLO NENA

 

Prima dei concerti, proposti “a KM zero” dai docenti della Scuola di Musica Moderna-AMF in diverse formazioni durante la rassegna, sarà possibile viaggiare con la Nena dalle 19.30 alle 20.30 di ogni giovedì di Un fiume di Musica, con un’escursione che prevede anche una pizza di Albachiara fra le luminarie della darsena, prima del concerto. A bordo ci saranno anche playlist realizzate dai docenti della Scuola di Musica Moderna di Ferrara (barca+pizza adulti 15 euro, bambini (3-10) 12 euro. Prenotazione obbligatoria. Ordinazione pizze al momento dell’imbarco). Una volta finito il viaggio in barca, se si è effettuata la prenotazione del tavolo, si può rimanere al concerto proposto quella sera da Un fiume di Musica.

 

 

IL PROGETTO UN FIUME DI MUSICA

 

Un Fiume di Musica è un progetto curato dall’ AMF – Scuola di musica moderna di Ferrara, in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’AMF fa parte), con il patrocinio del Comune di Ferrara e la partecipazione di Nena battello fluviale. Il progetto Un Fiume di Musica è la colonna portante di Smart Dock, un più ampio e corale percorso di rigenerazione urbana della darsena, ideato e coordinato dall’APS Basso Profilo dal 2015. La creazione di un giardino di alberi da frutta per la darsena ha avviato il progetto nella primavera di cinque anni fa. Un’azione concreta che ha trasformato in maniera sensibile l’aspetto di questo tratto di darsena per lungo tempo trascurato. Oltre a proporre buona musica e un buon bicchiere da gustare in compagnia, Un Fiume di Musica è anche un invito a riscoprire e riconquistare il fiume, un appello rivolto alla città e in modo particolare a chi abita il quartiere Darsena-Giardino.

 

Quest’anno l’ingresso sarà gratuito – come sempre – ma avrà bisogno di una prenotazione obbligatoria del tavolo per poter accogliere congiunti in piccoli gruppi e dare loro la possibilità di ascoltare il concerto facendosi servire al tavolo, se lo vorranno, qualcosa da bere; è ovviamente una formula diversa dalle edizioni precedenti che dovrà tener presente in maniera importante delle misure anti Covid (e quindi regolamentare in modo piuttosto rigido il numero di partecipanti).

 

 

 

PROGRAMMA UN FIUME DI MUSICA 2020

 

Giovedì 2 luglio  KALENDA DO’ SOL (Afro-Mediterraneo) Flavio Piscopo percussioni & voce, Lele Barbieri batteria, Corrado Calessi tastiere, Andrea Taravelli basso Ambra Bianchi flauto, Stefania Bindini sax

 

Giovedì 9 luglio VIVIANA CORRIERI QUARTET (Pop Fusion) Viviana Corrieri voce, Julie Shepherd viola, Lorenzo Pieragnoli chitarra, Massimo Mantovani tastiere

 

Giovedì 16 luglio FERRARA BARBERSHOP QUARTET (Genere Popolare Americano a Cappella) Michele Semenza lead, Domenico Urbinati basso, Leonardo Scarpante baritono, Francesco Bighi tenor

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it