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da: ufficio stampa Ferrara Art Festival

24 LUGLIO 2015, ore 21. IL GIOVANE SCRITTORE ROBERTO MOLITERNI SARA’ IL PROTAGONISTA DEL NUOVO APPUNTAMENTO DI “FAUST AND FRIENDS. IL GIARDINO LETTERARIO DEL FERRARA ART FESTIVAL” AL GIARDINO DELLE DUCHESSE DI FERRARA. OSPITI DELLA SERATA ANCHE ANNA LAPENNA MALERBA, VEDOVA DELLO SCRITTORE LUIGI MALERBA E LA GIOVANE SCRITTRICE VERONICA ELISA CONTI.

Sarà una serata tutta dedicata alla giovane letteratura quella del 24 luglio prossimo al Giardino delle Duchesse di Ferrara (a Palazzo della Racchetta, Via Vaspergolo, 6 in caso di pioggia) alle ore 21. “Faust and friends. Il giardino letterario del Ferrara Art Festival” propone, infatti, un appuntamento dedicato al giovane vincitore del Premio Malerba e del Premio Rai “La Giara”, Roberto Moliterni che porterà a Ferrara il suo romanzo “Arrivederci a Berlino est” (Rai Eri). Ingresso Libero.
Sul palco con lui saranno anche Anna Lapenna Malerba, vedova del grande scrittore Luigi Malerba cui è dedicato il premio letterario che, ad anni alterni premia una sceneggiatura o un’opera letteraria di narrativa, e la giovane autrice Veronica Elisa Conti, vincitrice del Premio Malerba nell’edizione 2011.
Una serata che, prendendo avvio dalla presentazione dell’opera di Moliterni, tratterà il tema della giovane letteratura e di quei giovani che, con spirito di sacrificio e in maniera meritocratica sono riusciti ad avere accesso al mondo della pubblicazione delle proprie opere letterarie. Questo grazie anche a premi letterari come il Premio Malerba che, dal 2010 (edizione vinta proprio da Roberto Moliterni), si fa portatore di un messaggio importante per i giovani autori in cerca di una consacrazione delle proprie opere.
Al centro della serata sarà il libro “Arrivederci a Berlino Est”: un’intensa storia d’amore e di spie che attraversa gli ultimi cinquant’anni della storia europea, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla Praga del 1968 alla caduta del Muro di Berlino. Protagonista del romanzo è il Titta, un giovane siciliano che aveva aderito al richiamo alle armi dell’Italia mussoliniana. Ma in Albania, dove il romanzo inizia, lo slancio militare si è ormai molto affievolito e i dubbi invadono il giovane e i suoi compagni di ventura.
Così in un clima di violenza e totale sbandamento ideologico inizia questo noir serratissimo, in cui vedremo il giovane siciliano entrare a far parte dei servizi segreti, cambiare più volte nome e identità, attraversando tutta l’Europa dell’est post bellica, dal blocco comunista, fino ai giorni in cui a Praga avanzano i carri dell’Armata Rossa. Un racconto complesso e ben costruito che procede con uno sviluppo temporale non lineare.

Roberto Moliterni, classe 1984, è cresciuto a Matera. Dopo gli studi in cinema, nel 2010 ha vinto il Premio Malerba per la sceneggiatura “In prima classe”.
Ha pubblicato Fare un corto (Dino Audino Editore, 2012), collabora come rubricista a diverse riviste e ha un blog su “Donna Moderna”.
Ha ideato insieme a due amici le carte da gioco “Materane”.
“Arrivederci a Berlino est” con il quale ha vinto la terza edizione del Premio Rai “La Giara” è il suo primo romanzo.
Con lui sul palco anche la giovane autrice Veronica Elisa Conti che con il suo primo romanzo “Le nebbie di Vraibourg” ha vinto il Premio Malerba nel 2011.
Ambientato nell’immaginario paese normanno di Vraibourg all’inizio del Novecento, narra la storia di Etienne Dorin, orfano cresciuto in collegio, convocato dal nobile Tancrède des Essarts, per istruire il figlio, un ragazzo, dicono nel piccolo borgo, toccato da Dio. I personaggi si muovono in uno scenario di falsità e inganni, tra i pettegolezzi degli abitanti, le verità taciute e il sussurrio del vento. Saranno due giovani donne, Ophelie e Madeleine, legate dal sangue della vendetta, a portare giustizia su quel paese e sul signore del castello, una giustizia corrotta e crudele, perché forse l’unica che Vraibourg si merita.
Il romanzo è stato pubblicato dalla casa editrice MUP di Parma ed è stato poi presentato a Roma, al teatro Argentina con la partecipazione di Walter Pedullà, Paolo Mauri, Margherita Heyer Caput e Anna Malerba. Inoltre Anna Malerba lo ha presentato alla manifestazione editoriale Umbria Libri.
Il secondo libro “Il serpente dorato” ha vinto il World Literary Prize, indetto dall’associazione Pegasus Cattolica e tenutosi a Parigi e sarà edito presso la casa editrice Pegasus Cattolica.
Anna Lapenna Malerba, vedova del grande scrittore Luigi Malerba, presenterà il premio dedicato al marito; un’ottima occasione per i tanti giovani ferraresi che si dedicano all’attività letteraria di conoscere da vicino le modalità di partecipazione ad un premio che altro non è che un trampolino di lancio verso il difficile mondo della pubblicazione delle proprie opere letterarie.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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