Angelo Giubileo “Dopo Severino e Heidegger”, il ritorno di “Parmenide”
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Da Asino Rosso eBook
E’ on line per la ferrarese Asino Rosso eBook, un breve saggio di Angelo Giubileo “Parmenide 2.0”, analisi sulla Tecnica alla luce dei Moderni Severino, Heidegger e altri ( gli stessi G. De Santillana, Watzlawick, Lytotard, gli italiani Umberto Eco e Silvio Ceccato e diversi altri).
*Angelo Giubileo è Filosofo e giornalista. Esperto di previdenza obbligatoria e complementare. Già cultore della materia presso le cattedre di Filosofia del diritto, Teoria dell’interpretazione e Logica giuridica presso l’Università degli Studi di Salerno. Socio fondatore dell’Associazione Nazionale per la Rosa nel Pugno e collaboratore per il gruppo parlamentare della Rosa nel Pugno. Tra le sue pubblicazioni: etica della conoscenza (1999), Sulla natura delle cose ( 2016), Scritti politico-liberali (2016), Il grande Pan è vivo (2017). Attualmente, collabora con diversi siti e testate giornalistiche on line; e in particolare con: Futurologie ( gruppo futurologico, transumanista e futurista dedicato alla futurologia italiana e internazionale) e Pensalibero (notiziario indipendente d’informazione politico-culturale).
(Dalla sinosssi)
…..S’immagini un Software capace di digitalizzare l’intero Poema della Natura di Parmenide e soprattutto un Supercomputer già posthuman potenzialmente con le sue combinatorie di calcolo (superiore a quelle umane) in science-working… per scoprirne corrispondenze con i misteri (sempre immobili e perpetui, anche se sempre diversi più aumenta la complessità della conoscenza scientifica…) della Natura stessa, microfisica o cosmologica…
Ecco, il piccolo e grande ritorno a Parmenide, indicato da Giubileo, “adattato” in chiave 2.0…, dopo (tra altri e oltre agli autori già citati) naturalmente – i “classici” Platone e Aristotele, e come dalla stessa – significativa bibliografia, certa pubblicistica di gran nome “filosofico-scientifca” (da .. Monod a Godel a G. de Santillana), ampiamente commentati dall’autore.
(estratto) ….
Ovvero un’indagine, quella “fisica”, che cominciava ad assumere i tratti definitivi del “sistema scientifico” di cui scrive G. de Santillana in apertura del suo saggio Le origini del pensiero scientifico: “ … E se il pensiero ionico seguì la strada della ‘fisica’ ciò è dovuto al fatto che la causa delle cose non venne più concepita come dramma o mito, ma come un certo tipo di sostanza primordiale e stabile”
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