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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Siglata la Convenzione per l’attuazione del Corso di formazione per Informatore Cosmetico Qualificato (ICQ®) tra l’Università di Ferrara, l’ente di formazione privato Certa Thesis s.r.l. e Cosmetica Italia – Unipro Servizi s.r.l. , l’Associazione di rappresentanza delle imprese che fanno parte del sistema nazionale della cosmesi.

Come spiega il prof. Stefano Manfredini, Presidente della Scuola di Farmacia e prodotti della salute di Unife, “ il Corso ICQ® forma nel settore cosmetico un profilo professionale che può essere considerato un equivalente dell’informatore scientifico del farmaco, un addetto specializzato assimilabile, a tutti gli effetti, a un divulgatore del prodotto cosmetico”.

“ Il Corso ICQ® – prosegue Manfredini – è idealmente indirizzato a chi è in possesso del Diploma di Scuola media superiore e mira ad una formazione intermedia a quella di un Corso di Laurea breve. La proposta didattica, inedita nel panorama accademico e cosmetico nazionale, nasce dalla valutazione del gap formativo tra le figure di farmacista e di cosmetologo (altamente specializzate) e quelle di estetista ed acconciatore professionale, ad oggi operanti nel settore. Di fatto, mancano del tutto professionalità intermedie, ovvero operatori qualificati in grado di informare, presentare e divulgare sul mercato la produzione cosmetica internazionale avvalendosi di una preparazione scientifica. L’obiettivo del Corso mira pertanto a colmare questo vuoto professionale, con un percorso professionalizzante altamente innovativo, che utilizza metodi di formazione di tipo accademico”.
Il Corso (a numero chiuso, con eventuale selezione, qualora si superi il limite massimo di 40 iscritti) inizierà orientativamente nel prossimo ottobre, nella prestigiosa cornice del Chiostro di S. Maria delle Grazie (via Fossato di Mortara, 17/19 – Ferrara), nei locali destinati alle attività didattiche e laboratoriali in ambito cosmetico afferenti al Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie di Unife.

Il percorso formativo prevede un totale di 180 ore, suddivise in un modulo di conferenze iniziali (20 ore), cui seguiranno 4 sessioni (160 ore) articolate in lezioni frontali, esercitazioni pratiche e seminari di approfondimento, distanziate circa due mesi l’una dall’altra, per terminare con la sessione d’esame finale per la discussione di un elaborato scritto.

Il corpo docente sarà composto, per quanto attiene alle discipline di base, da professori e ricercatori dell’Università di Ferrara che già collaborano alla didattica di COSMAST, il Master in Scienza e Tecnologia Cosmetiche di Unife, e da tecnici esperti per i temi più attinenti agli aspetti delle professioni.
“Un nuova opportunità formativa sul panorama nazionale del mercato della cosmesi – conclude Manfredini – offerta da Unife in collaborazione con Certa Thesis s.r.l. e Cosmetica Italia – Unipro Servizi s.r.l, per favorire, dunque, la nascita di nuovi profili professionali specializzati nella divulgazione delle conoscenze di settore acquisite con criteri scientifici. Una vera e propria svolta nella professionalità del settore, che farà emergere definitivamente il valore e il ruolo del cosmetico nell’attuale accezione di strumento di prevenzione e benessere”.

A conclusione del Corso, i partecipanti che avranno conseguito l’attestato di frequenza avranno la possibilità di iscriversi all’Associazione Italiana Informatori Cosmetici Qualificati (AIICQ) ed entrare in diretto contatto con il mercato del lavoro.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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