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Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro

Per la prima volta la Festa dell’Immacolata, (domenica 8 dicembre), a Codigoro si apre all’arte di strada dei madonnari, con una straordinaria performance di un gruppo di Madonnari di Mantova che, dalle ore 10 alle ore 18, colorerà Viale Papa Giovanni XXIII con dipinti a tema. Tante sono le iniziative che si susseguiranno fino a sera, quando a catalizzare l’attenzione sul palco allestito in piazza Matteotti saranno due mostri sacri della musica leggera italiana, Mina e Celentano. In realtà si tratta di due cantanti-sosia, Sabrina Colombo (Mina) e Mirco Renier (Celentano), che accenderanno la magica atmosfera di Natale, duettando sulle note di “Acqua e sale”, “Brivido felino”, “Ad un passo da te, proprio come i due grandissimi interpreti della musica nostrana. Naturalmente l’eccezionale duo canoro passerà in rassegna i più grandi successi di Mina e Celentano. Lo straordinario concerto-tributo prenderà il via, con ingresso rigorosamente gratuito, alle ore 18. Sta scendendo l’atmosfera natalizia e per l’occasione l’Amministrazione Comunale ha messo 8 casette in legno, a disposizione dei commercianti con attività non adiacenti al centro. I commercianti approderanno così in piazza, nel Mercatino degli Elfi Pazzerelli. Con loro e con tutti coloro che vorranno condividere in centro a Codigoro la domenica di apertura della programmazione natalizia, denominata “Magie del natale”, ci saranno anche le Babbonataline di MadDani e l’Elfetta sorriso. Palloncini, truccabimbi e giochi allieteranno la festa. In piazza Garibaldi sarà presente l’artista Enrico Menegatti con le sue sculture di legno. L’8 dicembre in centro è anche sinonimo di Mercatino natalizio con hobbisti, opere dell’ingegno e studenti dell’Istituto comprensivo di Codigoro (Galleria San Martino), ma anche di Sgombra cà e Street food natalizio in Piazza Matteotti. Conquisteranno i palati di tutti i visitatori le tipicità locali e regionali cucinate nei Truck food e street food già protagonisti del Festival della Birra. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15 prenderà forma il secondo raduno di Babbi Natale in vespa. L’associazione Grande Sorella assicurerà animazione e giochi per bambini con “Babbo Natale sotto l’albero”, in piazza Matteotti. Numerose le associazioni locali che concorrono alla riuscita della giornata di festa. Il gruppo Fotoamatori codigoresi, sempre in piazza Matteotti, dalle ore 15.30 curerà l’iniziativa “Regala un tuo disegno a Babbo Natale”. Da non perdere, alle ore 16.30, l’Inaugurazione della Mostra di Presepi, nelle ex- scuole elementari di Riviera Cavallotti, 3. L’iniziativa è curata dalle associazioni di volontariato, dalle scuole e dai cittadini.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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