La lavatrice ferrarese e gli affari della ‘ndrangheta
Il sequestro di un casale inabitato e di un magazzino a Vaccolino (riconducibili ad un imprenditore calabrese indagato) a seguito di un’operazione disposta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Firenze, induce una riflessione. Ciò che è avvenuto rispecchia quanto già da tempo è noto. Non è certo un segreto, infatti, che le ndrine, cosche malavitose riconducibili alla ‘ndrangheta calabrese, siano radicate nel ferrarese.
Poco più di un anno fa sull’Espresso, Lirio Abbate aveva disegnato una mappa delle infiltrazione mafiose; il legame tra la malavita organizzata calabrese e il business dell’edilizia ferrarese era dato per certo. Il settore è stato per anni, almeno gli ultimi 10, assai importante nell’ambito del riciclaggio di denaro sporco. Il ferrarese era una lavatrice posizionata in un angolo tranquillo e silenzioso dell’Italia del nord. Se ieri il business illegale era l’edilizia, l’altro ieri lo è stato il traffico di rifiuti tossici, che sulla Romea ha avuto diverse “stazioni” accertate tanto da vantare sul tema una notevole bibliografia prodotta dall’Ateneo bolognese.
Quale attenzione riservi oggi la n’drangheta al mattone non è dato sapere, certo è che seguendo le orme dell’imprenditoria ufficiale, la diversificazione dei propri affari resta un buon modo per mantenerli in equilibrio.

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Redazione di Periscopio
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)