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Meglio i filtri di ParsonsGram

Tempo di lettura: 2 minuti

Fra tutte le notizie che mi sono piombate addosso nelle ultime ore ce n’è una che mi ha fatto saltare come quello jihadista pasticcione.
Non è la storia della pensione a 75, non è nemmeno questa storia delle luminarie che indeboliscono la wi-fi, non è nemmeno lo jihadista pasticcione che salta per aria.
È di nuovo una notizia proveniente dalla Gran Bretagna.
Secondo l’Indipendent Online, sembra che quest’anno fra i brit-genitori si sia verificato un boom di nomi legati ai filtri di Instagram.

Brano: “Still Feeling Blu”e di Gram Parsons Album: “GP” del 1973
Brano: “Still Feeling Blu”e di Gram Parsons
Album: “GP” del 1973

Gente che fa figli e gli appioppa come nome Amaro, Willow, Hudson, Kelvin, Lux e Valencia.
Per fortuna sembra che nessuno abbia chiamato un povero bambino Inkwell.
Non so cosa dire.
In realtà un po’ saprei cosa dire.
Ma forse è meglio se non dico niente, non vorrei sembrare un menagram.
O fare la fine di ParsonsGram.
Quindi oggi potrei scegliere un pezzo dei Cramps solo per omaggiare il gigantesco Lux Interior.
Ma questa notizia su Instagram mi rende francamente un po’ triste.
E mi scaraventa in un mood più da Gram Parsons.
E poi in questo pezzo il buon Ingram Cecil Connor III canta chiaramente “everytime I hear your name I wanna die”.
E mentre lo ascolto cantare ‘sta cosa non posso non pensare a quei poveri bambini.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

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