Sensoli: “Finalmente la giunta si accorge degli sprechi senza fine dell’ospedale, sui parcheggi chi ha sbagliato deve pagare”
da: Ufficio Stampa M5S Emilia-Romagna
Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, commenta le dichiarazioni in aula del presidente Bonaccini e dell’assessore Venturi: “Inaccettabile che si continui a mettere pezze ad errori grossolani spendendo soldi che potevano essere destinati ad altri interventi”.
“Il presidente Bonaccini e l’assessore Venturi hanno dovuto ammettere in aula ldel finanziamento di 300mila euro per migliorare la segnaletica dei parcheggi dell’ospedale di Cona. Resta inaccettabile però che la Regione stanzi questa cifra e che solo successivamente si accerteranno gli eventuali responsabili dell’ennesimo spreco di questo ospedale”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, dopo le dichiarazioni durante del presidente della Regione Stefano Bonaccini e dell’assessore alla Sanità Sergio Venturi riguardo allo stanziamento di 300mila euro per il miglioramento della segnaletica dei parcheggi all’ospedale di Cona. “Finalmente anche la Giunta si è accorta che Cona è un pozzo senza fine di sprechi, così come il M5S sostiene da tempo – spiega Raffaella Sensoli – Resta però inaccettabile per noi, e per tutti i cittadini, che si stanzino ancora fondi per mettere una pezza ad errori grossolani di chi doveva vigilare e non l’ha fatto e che in questi anni ha continuato ad incassare lauti premi per i risultati inesistenti. Se chi ha governato finora avesse fatto il proprio dovere, evitando lo scandalo Cona, questi 300mila euro per il miglioramento della segnaletica potevano essere spesi per interventi più utili per la salute dei cittadini. E invece si sceglie di concederli lo stesso, pur sapendo che ci sono precise responsabilità che verranno però accertate solo successivamente, chissà quando. Questo modus operandi – conclude Raffaella Sensoli – per noi è assolutamente inaccettabile. Chi sbaglia deve pagare non scaricare le proprie responsabilità sulla tasche dei cittadini”.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)