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da: Ufficio stampa Legacoop Estense

LEGACOOP ESTENSE: “CON IL COVID GRAVE PASSO INDIETRO RISPETTO ALL’OBIETTIVO ONU DELLA PARITÀ DI GENERE. SERVE L’IMPEGNO DI TUTTI PER INVERTIRE QUESTO TREND”

In occasione della Giornata Internazionale della Donna Legacoop e molte cooperative associate organizzano iniziative e campagne per tenere alta l’attenzione sul tema e sostenere associazioni impegnate nel supporto alle donne e nella prevenzione delle principali patologie femminili.

Nel 2020 l’emergenza sanitaria dovuta al Covid e le misure restrittive che ne sono derivate hanno avuto pesanti ripercussioni sull’occupazione, in particolare di donne e giovani. Come evidenziato dal Cnel nel Rapporto sul mercato del lavoro, le donne “hanno pagato il prezzo più alto della crisi in quanto impegnate a ricoprire ruoli e a svolgere lavori più precari, soprattutto nei servizi”: il blocco dei licenziamenti ha protetto i dipendenti a tempo indeterminato e la riduzione dell’occupazione si è concentrata nel lavoro a termine e in quello indipendente. Gli ultimi dati Istat quantificano in 321.000, su un totale di 444.000, i posti di lavoro persi dalle donne nel 2020.
E’ un dato spaventoso – commenta Mara Masini, Portavoce della Commissione Pari Opportunità di Legacoop Estense – e sintomo della mancanza di adeguate tutele e attenzioni nei confronti delle lavoratrici. Noi cerchiamo in ogni modo di ridurre questo gap di genere: nel 2020, nonostante le ripercussioni del Covid, l’occupazione all’interno delle cooperative associate a Legacoop Estense – rimasta sostanzialmente stabile – ha mantenuto le sue caratteristiche distintive: 86% di rapporti a tempo indeterminato, e oltre 50% la quota di occupazione femminile, superiore alla media regionale.”
Contemporaneamente, la maggiore presenza femminile in settori essenziali in cui si è continuato a lavorare (sanità, servizi sociali, esercizi commerciali) ha visto le donne coinvolte in percentuale più elevata dalla diffusione del contagio; e lo smart working, scelta spesso obbligata, ha moltiplicato il carico di lavoro a causa della sovrapposizione di attività professionale e accudimento familiare. Senza dimenticare che la convivenza forzata ha aumentato i casi di violenza domestica.

In più, la concentrazione dell’impegno sanitario sull’emergenza Covid ha reso più complesso, e più rischioso, l’accesso alle strutture per usufruire dei servizi di assistenza e per effettuare quelle attività di screening spesso determinanti ai fini della prevenzione oncologica.
Tutto questo – commenta Mara Masini, Portavoce della Commissione Pari Opportunità di Legacoop Estense – rende sempre più difficile il raggiungimento di quell’obiettivo di parità di genere – Goal 5 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – che deve invece rimanere una priorità per il nostro Paese. Le iniziative promosse da Legacoop Estense e dalle cooperative associate intendono rimarcare questo principio e mantenere alto il livello di attenzione su questo imprescindibile traguardo”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

La redazione e gli oltre 50 collaboratori scrivono e confezionano Periscopio  a titolo assolutamente volontario; lo fanno perché credono nel progetto del giornale e nel valore di una informazione diversa. Per questa ragione il giornale è sostenuto da una associazione di volontariato senza fini di lucro. I lettori – sostenitori, fanno parte a tutti gli effetti di una famiglia volonterosa e partecipata a garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano che si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori, amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato 10 anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato Periscopio e naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale.  Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 

Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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