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Da: Lucia Felletti, Comune di Comacchio

Partecipare all’iniziativa è semplice e l’avvio è previsto per giovedì 17 dicembre: si acquistano prodotti alimentai (e non) e si consegna la borsa della spesa in uno dei 5 punti di raccolta sparsi sul territorio comunale: gli operatori provvederanno a distribuire i prodotti alle famiglie in difficoltà e più vulnerabili, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria. Questa è la Comacchio Solidale che con l’iniziativa “Dona una spesa” intende sovvenire alle necessità delle fasce più deboli della popolazione in questo periodo natalizio: per questo il Comune di Comacchio ha stretto una partnership con Centro Servizi Volontariato Terre Estensi – Ferrara Modena, con il coinvolgimento di Caritas, San Vincenzo Femminile, Agesci/Scouts, In cammino verso Maria e Volontari di Strada, al fine di creare una rete di distribuzione degli alimenti attraverso i volontari.

L’assessora ai Servizi Sociali – Associazionismo Tiziana Gelli sottolinea “Si tratta di una iniziativa che assume grande significato, proprio perché l’abbiamo pensata per questo momento difficile in cui l’emergenza sanitaria e le festività imminenti costituiscono un binomio che non può che far emergere le fragilità e soprattutto che può e deve richiamare la coscienza di ognuno, per rendere solidale la nostra visione. Ringrazio fin da ora i cittadini che vorranno partecipare donando una spesa, il CVS e le associazioni che rendono possibile questa straordinaria azione di solidarietà condivisa”.

Analoga la soddisfazione di Alberto Caldana, presidente CSV “E’ proprio nella mission del Csv collaborare con Comune, istituzioni e terzo settore per avviare iniziative a favore della Comunità e supportare le azioni volontarie di associazioni e cittadini che, soprattutto in un momento di crisi come questo di emergenza sanitaria, si adoperano per supportare e sostenere le persone più fragili e vulnerabili”.

Dove donare la spesa? Questo l’elenco dei punti di raccolta:

Comacchio
Teatro del Duomo di Comacchio
Via Mons. Menegazzi, 5/7 – Comacchio FE
Lun-Mer-Ven dalle 9.30 alle 12.00 Tel 327 7784532

Caritas Parrocchia San Giuseppe
Piazza Della Rimembranza, 2 – Comacchio FE
Tutti giorni 9.30 – 12.00 e 14.30 – 17.30

Caritas Parrocchia Porto Garibaldi
Via Nino Bonnet, 74 – Porto Garibaldi FE
Tutti i giorni 09.00-12.00 e 15:00-18:00 presso le ceste sotto la pensilina dell’ingresso

San Vincenzo de Paoli Conferenza Femminile
Via Edgardo Fogli, 16 – Comacchio FE
Tel 340 0738025

Volontari di Strada
Viale Stati Uniti D’America, 63 – Lido delle Nazioni FE
Tutti giorni dalle 15.00 alle 18.00

Sul sito www.comacchiosolidale.it è possibile reperire tutte le informazioni utili.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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