“Sei sicuro di gettarlo nella plastica?”. Parte la nuova campagna Clara
Da: Mirna Schincaglia, Clarambiente
La raccolta differenziata genera sempre qualche dubbio, quella della plastica in particolare. Ecco allora la nuova campagna di Clara “Sei sicuro di gettarlo nella plastica?”, che ha l’obiettivo di stimolare nei cittadini una riflessione sugli errori più comuni e di guidarli nel corretto conferimento dei rifiuti destinati al sacco giallo.
Quando si tratta di liberarsi di un oggetto fatto di plastica, il contenitore più idoneo sembra infatti il sacco giallo: purtroppo non è sempre così, perché per ora in Italia nella raccolta differenziata della plastica vanno conferiti solo gli imballaggi in plastica. Gettarci altri oggetti, seppure realizzati in plastica o materiali sintetici, è sbagliato. Questi errori possono pregiudicare la qualità della plastica da avviare al riciclo, con effetti ambientali ed economici rilevanti.
La campagna sarà declinata sui principali quotidiani locali e sul web, con una sezione dedicata sul sito clarambiente.it, post specifici sulla pagina Facebook istituzionale, oltre a mail dirette inviate ai cittadini iscritti ai servizi on line di Clara, videoclip su YouTube e altro ancora.
Saranno protagonisti di volta in volta gli oggetti o i gruppi di oggetti che più frequentemente emergono come frazione estranea nella raccolta degli imballaggi. Verrà approfondito il concetto di imballaggio e di ciò che non lo è, per educare i cittadini a ponderare meglio il tipo di scarto di cui vogliono disfarsi e decidere consapevolmente come smaltirlo.
L’hashtag #occhioallaplastica sarà il filo conduttore dei messaggi che saranno veicolati nelle prossime settimane sui canali aziendali e sui media locali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della raccolta differenziata e le opportunità di riciclo di questo utile benché discusso materiale.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)