Hera: già aperto un tavolo di confronto con l’Amministrazione Comunale sulla TCP e ulteriori agevolazioni per le attività produttive
Da: Francesco Reggiani, Gruppo Hera
In merito al dibattito sulla tariffa dei rifiuti per le “utenze non domestiche” – ed in particolare verso le imprese del settore turistico – Hera desidera ricordare che, consapevole delle difficoltà causate dalla pandemia, già durante la fase iniziale di questo evento aveva adottato un provvedimento a favore dei clienti non domestici. Questa agevolazione consisteva nel rinvio della fatturazione della prima rata rifiuti da aprile a settembre 2020, senza interessi di dilazione.
Non solo: mentre Arera (l’ente regolatore nazionale), con la sua delibera nr. 158/2020, ha previsto una riduzione tariffaria per la sola quota variabile del periodo di chiusura degli esercizi, Hera ha applicato tale riduzione, nella seconda rata emessa a novembre 2020, anche su parte della quota fissa della Tariffa Corrispettivo Puntuale.
Ora, come già condiviso con gli assessori competenti e per il protrarsi delle situazioni di difficoltà degli esercizi, Hera si rende disponibile ad adottare ulteriori misure di sostegno. Pertanto, su richiesta, la scadenza della seconda rata rifiuti potrà essere posticipata da novembre 2020 a marzo 2021, sempre senza applicazione di alcun interesse. In questo modo si concretizzerà un rinvio complessivamente di dodici mesi di quanto originariamente previsto per lo scorso aprile 2020.
Contemporaneamente restano valide le altre procedure di rateizzazione già adottate dal Gruppo Hera, che trovano applicazione per tutte le categorie, per gli utenti che ne faranno richiesta.
Infine, in merito alla struttura della Tariffa Puntuale: come gli assessori competenti sanno, è già da tempo aperto un tavolo di verifica sugli effetti della variazione della struttura della TCP, a suo tempo decisa dall’amministrazione competente, che vede la piena collaborazione di Hera.

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HERA
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)