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Peruffo: “Bonaccini ha trascurato il Ferrarese, inevitabile la bocciatura locale”

Da: Paola Peruffo, capogruppo di Forza Italia Ferrara.

Le Elezioni Regionali hanno fornito messaggi, in alcuni casi molto chiari, sul panorama politico emiliano romagno e anche sul piano più strettamente locale.
Sondaggi, visibilità mediatica e percezioni avevano fatto ipotizzare a molti che la guida della Regione sarebbe potuta cambiare. Invece non è stato così, pur con un netto predominio del centro-destra nella provincia di Ferrara, contrariamente ai maggiori centri dell’Emilia.

Nessuna banalizzazione, ma una delle tante verità sta nel fatto che Bonaccini, in diversi ambiti, non ha lavorato male, mostrando lungimiranza politica e strategica, pur con parecchie lacune. Era difficile che la Giunta di centro-sinistra potesse venir premiata nel nostro territorio a seguito delle scelte, per molti casi incomprensibili, relative alla Sanità locale, alla carenza di infrastrutture stradali e ferroviarie, allo scarso supporto al turismo costiero, oltre all’apporto inconsistena nel rilancio imprenditoriale di un terrritorio deficitario per lavoro e presenza di aziende.
Le ultime promesse di Bonaccini, in relazione a Ferrara, sono state quelle del rilancio del comparto agricolo, attraverso l’esportazione dei nostri prodotti vero oriente, la realizzazione della Cispadana e la creazione di un collegamento ferrioviario con Comacchio e i Lidi. Staremo a vedere, in questi 5 anni, se e come queste promesse, non realizzate precedentemente, troveranno concretezza.

Spero anche, in via generale, che ci sia una svolta dal punto di vista comunicativo. Abbiamo assistito a una pessima campagna elettorale, dove si è parlato più di querele, chat, telefonate nascoste, colpi di teatro che non di impegni concreti per lo sviluppo e la risoluzione dei problemi della collettività.

Capisco le necessità di audience e la fame di gossip, ma la politica, per come la intendo, è fatta di serietà, preparazione e impegno sui temi concreti, utilizzando nel modo più profiquo le risorse disponibili.
Un augurio rivolto anche al mio partito, Forza Italia, che deve necessariamente ritrovare un’identità, purtroppo fortemente smarrita, pur con tanti elettori moderati che chiedono incisività e una presa di posizione sui principali temi dell’agenda politica a tutti i livelli.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)