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Il Comune chieda scusa a Ferrara per Tariq Ramadan

Da:Roberto Guerra futurologo, Componente Comitato Direttivo GOL

Guarda, guarda, pur sempre controverso, alcuni anni fa Ferrara accolse in pompa magna un certo Tariq Ramadan a una edizione de L’Internazionale. Alcune proteste ci furono, visto il soggetto ex leader dei Fratelli Musulmani in Europa, poi dopo un sapiente (per gli allocchi) lifting spacciato da certa sinistra europea e anche italiana come un guru illuminato islamico, per un Islam democratico! Coccolato per molti anni da certa Intellighenzia e da quella gaffe clamorosa de L’Internazionale anche a Ferrara, quella PD e la solita Intellighenzia local che come noto riesce nell’impresa di esaltare il Meis e schierarsi con la Palestina, a suo tempo con l’illuminato Tariq Ramadan. Personaggio con molte molte prove probabili accusato di diversità sessuale con ragazze minorenni, molestie e peggio, atti concreti, consumati e reiterati alcuni anni prima del suo special guest a Ferrara. Insomma, questa è un’altra perla de L’internazionale e della cosiddetta avanguardia culturale e istituzionale PD ferrarese che dovrebbe essere aggiunto ai bilanci di fine mandato a giusta memoria elettorale prossimo ventura. Ecco che cosa ha scritto in questi giorni Il Giornale (non si pensi a una fake news, neppure a uno scoop, già da tempo i media anche internazionali segnalano accuse in tal senso a Tariq Ramadan, ora gli inquirenti hanno alzato il tiro alla luce delle indagini). “Una nuova tegola per l’ideologo dell’islam francese Tariq Ramadan. Secondo un rapporto confidenziale consegnato al Consiglio di Stato lo scorso 31 ottobre, il teologo, molto amato dalla sinistra parigina, avrebbe abusato di alcune studentesse minorenni quando insegnava francese al Collège de Saussure e al Cycle d’ orientation des coudriers tra il 1984 e il 2004… mentre insegnava in Svizzera”. Art. completo vedi link http://www.ilgiornale.it/news/mondo/tariq-ramadan-nei-guai-avrebbe-abusato-alcune-minorenni-1608406.html

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)