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Breccia di Porta Pia – Una ricorrenza per laici e cattolici

Da: Radicali Ferrara e Pluralismo e dissenso

Giovedì 20 settembre, come ogni anno, Radicali Ferrara con la collaborazione di altri soggetti, organizza varie iniziative per ricordare il 20 settembre 1870 e la Breccia di Porta Pia.
In particolare Pluralismo e dissenso, assieme all’UAAR (Unione atei agnostici razionalisti) presenta un incontro pubblico che si terrà in Comune, nella sala degli Arazzi (sala dei matrimoni) alle ore 17.30. Il titolo sarà: “Breccia di Parta Pia – Una ricorrenza per laici e cattolici” e intervengono come relatori Davide Mantovani, ricercatore storico e Piero Stefani, biblista e studioso di ebraismo; presentano Mario Zamorani, pluralismo e dissenso e Gregorio Oxilia, UAAR. Mantovani ricorderà alcune figure storiche, fra le quali anche Ignazio Brunelli, radicale, nato a San Niccolò di Argenta nel 1868, 150 anni fa, combattente di tutte le battaglie civili del suo tempo, sostenitore accanito dei diritti delle donne, antifascista, sostenitore del divorzio. Stefani svilupperà le proprie riflessioni su un tema di strettissima attualità, gli attacchi di questi giorni a papa Francesco e al suo modello di Chiesa; si tratta di aspetti che affondano le proprie radici proprio sulla fine del potere temporale, 20 settembre 1870 appunto, e sulle faglie profonde che definiscono una Chiesa più attenta alla propria struttura e più mondana e prescrittiva, oppure una Chiesa più votata alla spiritualità. Mi piace ricordare papa Paolo VI che ebbe a dire: “Proprio dopo la fine del potere temporale il papato riprese con inusitato vigore le sue funzioni di maestro di vita e di testimone del Vangelo” e persino immaginò l’intervento della divina provvidenza nel raggiungimento di tale evento.
Alle 19.00 posa di una corona di alloro al Volto del Cavallo sotto la lapide che ricorda il XX settembre 1870; quindi tradizionale cena laica e anticlericale.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)