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Da Ufficio Trasferimento Tecnologico unife

HP SOLAR A REMTECH

Il progetto di ricerca dell’Ateneo estense, che si occupa di decontaminazione delle acque dalle sostanze organiche e di produzione di idrogeno, nonché dell’analisi costi-benefici di questa innovazione, sarà presentato alla prossima edizione di Remtech, fiera dedicata alla bonifica dei siti contaminati, alla protezione e alla riqualificazione del territorio che si terrà presso Ferrara Fiere dal 20 al 22 settembre 2017.

Ferrara, 8 settembre 2017 – Anche il progetto HPSolar, finanziato dal POR FESR Emilia-Romagna, sarà presente alla prossima edizione di Remtech (www.remtechexpo.com/it) con un proprio stand espositivo, per presentare questa ricerca a imprenditori, aziende, istituzioni, organizzazioni che si occupano di gestione della risorsa idrica e di energia, quindi in particolare le multitutility.

Partecipano al progetto i laboratori Terra&Acqua Tech e TekneHub dell’Università degli Studi di Ferrara, in collaborazione con il Gruppo Hera e Italia Energia srl. I ricercatori di Terra&Acqua Tech si stanno occupando della realizzazione dei dispositivi per la decontaminazione delle acque potabili e la depurazione delle acque reflue, accoppiati alla produzione elettrolitica di idrogeno. Illaboratorio TekneHub invece curerà lavalutazione economico-tecnologica dell’innovazione, come analisi dei costi ma anche la stima dei benefici anche a carattere ambientale. A questo indirizzo è possibile registrarsi gratuitamente all’evento: http://185.36.72.97/remtech/

Il prof. Carlo Alberto Bignozzi del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Leader del Progetto HPSolar,coordinatore del team di ricercatori UniFe, afferma: “È importante sottolineare come la ricerca e l’innovazione possano contribuire a risolvere importanti problematiche ambientali quali la rimediazione delle acque contaminate trovando soluzioni sostenibili che siano anche altamente efficienti dal punto di vista energetico e riducano la produzione di scarti e residui di processo”.

La prof.ssaLaura Ramaciotti, Prorettrice delegata del Rettore alla III Missione e ai Rapporti con il territorio, nonché referente per il Laboratorio TekneHub, così commenta la partecipazione all’evento: “Il progetto HPSolar, coerentemente con la strategia di specializzazione intelligente (S3) della Regione, vuole fornire un significativo contributo nell’ambito della sostenibilità economico-ambientale. Raccogliendo gli interventi di una molteplicità di attori rilevanti nell’ambito dell’oggetto di studio (Università, Tecnopoli, imprese e multiutility), riesce a porre particolare attenzione sull’impatto socio-economico che i prototipi sviluppati apportano al contesto regionale di riferimento.”

Il Gruppo Hera – uno dei più grandi gestori di servizio idrico in Italia, multiutility orientata all’innovazione tecnologica –partecipa a questo progetto che si propone di mettere a punto una tecnica di trattamento delle acque più efficiente dal punto di vista energetico e potenzialmente efficaceanche per la rimozione di eventuali contaminanti emergenti.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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