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Alan Fabbri (Ln): “Jolanda? Il pd la censura, noi ci andiamo a cena…”

Da Lega Nord

“Invece di pensare a censurare la Jolanda, Calvano si occupi dei problemi veri del territorio. Noi, alla Fiera del riso ci saremo, per promuovere una tradizione, senza falsi perbenismi”. Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione, interviene sulla questione del manifesto della Fiera del riso del Comune Jolanda di Savoia, che partirà domani sera per concludersi il prossimo 27 agosto.

Nei giorni scorsi, con un post su Facebook, il segretario regionale del Pd Emilia Romagna, Paolo Calvano era intervenuto definendo “maschilista e volgare” il manifesto che promuove l’evento e che raffigura una bracciante agricola appoggiata ad un trattore.

“Quella di Calvano è una polemica sterile”, spiega Fabbri “evidentemente il segretario ritiene che siano queste le problematiche urgenti di cui occuparsi o, più probabilmente, si tratta di un modo per far pagare al sindaco, Elisa Trombin, la decisione di far uscire il Comune dall’Unione Terre e Fiumi, sottraendolo al controllo del Partito democratico”.

Il risultato è che “l’ex sindaco di Ostellato, che dovrebbe conoscere bene il valore delle sagre di paese, invece di promuovere l’evento rischia di danneggiare la Fiera con uno stucchevole moralismo”.

La Lega, invece, sostiene la manifestazione: “La Jolanda io andrò a trovarla martedì prossimo, il 22 agosto, quando mi recherò a cena alla Fiera del riso e sarò ben lieto di fare la sua conoscenza, portando con me anche un amico, Fabio Bergamini, sindaco di Bondeno”, rilancia Fabbri. “In quella serata proporremo un gemellaggio con la passata di pomodoro di Bondeno, prodotto con Denominazione Comunale d’Origine, per una (Calvano si tappi le orecchie!) ammucchiata di sapori, come quelle che si facevano una volta… Ovviamente tutti i cittadini sono invitati a partecipare”.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)