Skip to main content

Da: Cna Ferrara

L’iniziativa si svolgerà giovedì 1° dicembre, a Palazzo Pendaglia (Istituto O. Vergani)
Eat to Meet, con i giovani imprenditori Cna una bella serata a cena per conoscersi e fare rete

E’ ormai al suo terzo appuntamento ‘Eat to Meet’, iniziativa promossa dai Giovani Imprenditori della Cna di Ferrara per giovedì 1° dicembre, con inizio alle 19,30 a Palazzo Pendaglia (via Sogari, 3), sede dell’Ipsaar per i Servizi alberghieri e la ristorazione ‘Orio Vergani’.
Saranno, infatti, giovani allievi dell’Istituto a preparare la cena, vero fulcro della serata e teatro di scambi e relazioni che rappresentano la principale finalità dell’iniziativa. Sono quasi un centinaio le prenotazioni di imprenditori e professionisti, che hanno accettato l’invito Cna a estendere la propria rete di conoscenze, in un clima amichevole all’insegna del piacere di stare insieme, attorno ad un tavolo imbandito con buon cibo, per scambiare informazioni e parlare di ciò che più appassiona, del proprio lavoro e la possibilità di trovare nuove occasioni di business.
L’incontro, realizzato in partnership con Carisbo, sarà condotto dall’attore Giuseppe Gandini e animato da giochi a quiz e una lotteria, i cui premi sono stati messi a disposizione da imprese associate alla Cna. Si inizia alle 19,30, con i brevi saluti introduttivi della dirigente scolastica dell’Istituto, Roberta Monti; di Matteo Fabbri, presidente provinciale dei Giovani Imprenditori Cna; Massimo Maisto, vice sindaco di Ferrara; Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio e presidente regionale della Cna; Marcella Zappaterra, consigliera regionale. Infine, Marianna Panebarco e Stefania Milo, rispettivamente presidente regionale e presidente nazionale dei Giovani Imprenditori della Cna. Subito dopo, l’inizio della cena che, proprio per favorire il massimo di scambi tra i commensali, prevede il cambio di tavolo ad ogni portata.
“Fare rete, conoscere altre esperienze, mettere a confronto le idee e valutarne, insieme ad altri imprenditori, la possibilità di realizzarle è, per i giovani, assolutamente essenziale”, spiega Matteo Fabbri, ricordando come l’iniziativa sia sempre più apprezzata, e non solo dai giovani, vista la partecipazione a Eat to Meet di imprenditori e imprenditrici delle più diverse generazioni e settori di attività. Tra l’altro, altre provincie dell’Emilia Romagna hanno pensato di replicarne il format.
“Eat to Meet offre l’occasione preziosa – puntualizza, infine, il presidente provinciale dei Giovani imprenditori Cna – di scoprire la ricchezza delle imprese del nostro territorio, attività, specializzazioni e talenti magari poco conosciuti. E, comunque, restituisce forza e consapevolezza del valore dell’impresa e dei molti modi di declinarla oggi”.

tag:

CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

La redazione e gli oltre 50 collaboratori scrivono e confezionano Periscopio  a titolo assolutamente volontario; lo fanno perché credono nel progetto del giornale e nel valore di una informazione diversa. Per questa ragione il giornale è sostenuto da una associazione di volontariato senza fini di lucro. I lettori – sostenitori, fanno parte a tutti gli effetti di una famiglia volonterosa e partecipata a garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano che si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori, amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato 10 anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato Periscopio e naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale.  Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 

Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it