Skip to main content

Da: Cna Ferrara

Decisa presa di posizione della CNA ferrarese: “Portare via i due raffinati crateri provenienti dall’antica Spina procurerebbe un danno grave e ingiusto al Museo e al turismo”. “Necessario – spiega il direttore Benatti – un tavolo di coordinamento provinciale sulle politiche culturali e turistiche

“I due reperti dell’antica città di Spina che il Polo Museale dell’Emilia Romagna vorrebbe riportare a Ferrara devono rimanere esposti nel Museo del Delta Antico di Comacchio. La CNA di Ferrara su questo punto non ha dubbi: i due raffinatissimi crateri sono ormai parte integrante del percorso del Museo e costituiscono un’attrazione irrinunciabile per i visitatori e i turisti. Riportarli a Ferrara procurerebbe un danno irreparabile e ingiusto al Museo del delta antico”.

Diego Benatti, direttore provinciale della CNA di Ferrara, interviene con decisione nel dibattito innescato dall’intervento del Sindaco di Comacchio Marco Fabbri. Il cratere decorato con scene della guerra di Troia e quello raffigurante Teseo che sconfigge il minotauro non devono spostarsi da Comacchio. Tuttavia, bisogna anche porre le basi per evitare, in futuro, analoghi scontri e scelte sbagliate.

“Per evitare in futuro conflitti di questo genere – conclude Benatti – dobbiamo attivare da subito un percorso condiviso che coordini le politiche culturali di tutto il territorio ferrarese: dal Delta, alla città capoluogo, fino a Cento. Occorre mettere intorno a un tavolo enti pubblici e imprese private per decidere finalmente e fino in fondo come valorizzare appieno il patrimonio culturale ferrarese, al di fuori di troppe polemiche e scelte sbagliate che stanno indebolendo il tessuto culturale, produttivo e turistico della nostra provincia”.​

tag:

CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it