Paola Peruffo (FI): Gorino, facile bollare tutti come razzisti
Da: Organizzatori
Credo che nessuno auspicasse la ribalta nazionale sul caso di Gorino.
E ora, naturalmente, è scattata la lotta mediatica tra chi è schierato da una parte e chi dall’altra, con accuse sempre più gravi. Credo che uno dei risvolti più negativi dell’intera vicenda (donne e bambini fortunatamente hanno già trovato sistemazione in altro luogo nda) sia proprio quello di enfatizzare la caccia ai mostri, quella dei buoni contro i cattivi. Ma è troppo semplice additare come "razzisti" gli abitanti di Gorino. Quello che è accaduto è frutto dell’esasperazione a cui tutta l'Italia è sottoposta, in una situazione in continuo peggioramento. Il Governo si sta mostrando lento, incoerente e distaccato dalle realtà sociali in cui i cittadini vivono. Solo ultimamente Renzi sta alzando la voce in Europa, quando i centri di accoglienza sono ormai al collasso da tempo. Non solo la pazienza, anche la macchina burocratica ha evidenti limiti: non si spiegherebbe altrimenti che il sindaco di un comune non sia a conoscenza dell’arrivo di un certo numero di profughi sul territorio che è tenuto ad amministrare. Così come è assurdo che il proprietario di una struttura privata sia soggetto all’ordine di rinunciare a svolgere liberamente la propria attività. Se l’Europa continua a ignorare questi problemi non so che senso abbia fare parte di un’Unione che pretende miliardi senza offrire contropartite credibili e la condivisione delle emergenze. Siamo di fronte a una crisi umanitaria che di certo non si risolverà a breve. Spiace dirlo ma di questo passo il rischio più concreto è quello di trovarsi a fronteggiare proteste ben più gravi di alcuni blocchi stradali.