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Da: Ufficio Stampa Ferrara Fiere

La sfida tra gli YouTuber del momento prosegue a distanza, a Winter Wonderland – Natale in giostra, il più grande luna park indoor d’Italia, organizzato da Eventi Spettacoli Snc in collaborazione con Ferrara Fiere Congressi e con il patrocinio del Comune di Ferrara. Domenica 19 gennaio sapranno i Mates fare meglio dei Valespo, che lo scorso weekend hanno calamitato alla Fiera di Ferrara centinaia di follower (soprattutto bambine e ragazzine) urlanti, piangenti, con gli occhi a cuore e facili agli svenimenti?

Se il weekend conclusivo di Winter Wonderland ha nei Mates la propria punta di diamante, il programma si apre, però, già sabato 18 con 20.000 metri quadrati di padiglioni pieni di giostre e attrazioni non-stop: il brucomela, il tagadà e gli autoscontri, i gonfiabili, la Dark House con fantasmi, vampiri e mummie, e il labirinto degli specchi. Il grande rullo Water Ball per rotolarsi in acqua senza bagnarsi, la gondola della Piccola Venezia e Il Castello di Aladino, con scivoli, palline e percorsi a ostacoli. I tappeti elastici e il Jumping, dove saltare e fare evoluzioni in aria. I giochi a premio e a gettone. E poi il Winter Circus, il circo senza animali (11.45 e 17.30), e alle 15.45 il teatro dei burattini. A ciclo pressoché continuo anche il truccabimbi e la baby dance con gli animatori e la mascotte Winterello; la parata dei personaggi dei cartoni, con i quali ballare e farsi un selfie; lo show delle bolle di sapone giganti e quello di micro-magia; la caccia al tesoro e gli atelier creativi.

Ad attendere i visitatori c’è, inoltre, “Il Mercatino delle Mamme”, che sabato e domenica propone alle famiglie con bambini interessanti offerte su passeggini, lettini, giocattoli e libri, abbigliamento (per i piccoli e premaman), seggiolini per auto, carrozzine, accessori per neonati, arredamento per camerette, culle e dispositivi di baby control.

Tornando all’evento clou che coinvolge gli YouTuber, l’ora del collettivo Mates – Anima, St3pny, SurrealPower e Vegas – scocca alle 15.00 di domenica 19, quando il quartetto di under 30 che in pochissimi anni, tra uno sketch e un videogioco, ha superato l’impressionante quota di sei milioni e mezzo di seguaci, si lascerà contemplare, abbracciare e immortalare dai propri fan.

Alle 17.30 di domenica 19 comincia, infine, Winter Carnival, cui spetta il compito di chiudere il sipario su Winter Wonderland numero 7, festeggiando in maschera il carnevale dei bambini.

Sempre in funzione, una pizzeria, una piadineria, un’hamburgeria e un bar.

Orari di apertura: 10.30-20.30.
Il biglietto di ingresso (intero 5,00 €, ridotto 4,00 € per gli under 12) comprende il circo e l’animazione, mentre sono escluse le giostre e le attrazioni.
Ulteriori dettagli sul programma e sulle tariffe di ingresso al sito www.winterwonderlanditalia.com e alla pagina Facebook Winter Wonderland Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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