Skip to main content

da: Ufficio stampa Ferrara Film Festival

Dal 2016 la città estense tra le programmazioni di eventi cinematografici.
Appuntamento il 15 settembre dalle ore 17.30 presso la Sala Estense di Ferrara.

A Ferrara sbarca il made in Hollywood con un Film Festival nuovo e accattivante che mette al centro l’esperienza del cinema, dove “tutto è possibile”. Il Ferrara Film Festival si presenta alla città, agli addetti ai lavori e agli appassionati di cinema, con uno show in stile hollywoodiano, in compagnia di artisti di fama nazionale. La rassegna sarà un contest cinematografico aperto a registi e produttori degli Stati Uniti e di tutto il Mondo e soprattutto un’esperienza di cinema per tutti gli spettatori, che potranno scoprire come nasce la magia di un film e qualche segreto del lavoro che si svolge dietro alla macchina da presa.
La manifestazione, che si terrà nell’estate del 2016, è ideata e organizzata dal giovane attore e produttore Maximilian Law, ferrarese di origine e americano di adozione, e dalla casa di produzione cinematografica Perpetuus, in collaborazione con la Fondazione Carlo Rambaldi gestita da Victor, figlio dell’illustre scenografo e genio ferrarese – artefice di creature leggendarie e mago degli effetti speciali – scomparso nel recente 2012.
Partner e collaboratori del Ferrara Film Festival: l’Ambasciata Americana in Italia, Ferrara Film Commission, Comune di Ferrara e il Comune di Vigarano Mainarda.
“Rendere possibile l’impossibile” è il pay-off di questa rassegna di sicuro interesse per i cineasti internazionali e locali, che potranno misurarsi con le categorie corto, lungometraggio, documentario e animazione, strizzando l’occhio all’ambito al quale il geniale Carlo Rambaldi si è dedicato per tutta la vita: gli effetti speciali. E’ lo stampo hollywoodiano infatti a contraddistinguere questo Festival dagli altri appuntamenti italiani.
Non solo prodotti USA per questo festival, ma anche una sezione dedicata ai filmakers dell’Emilia-Romagna: saranno premiati il miglior corto e lungometraggio di autori provenienti unicamente dal territorio regionale.
Massimiliano Stroscio, in arte Maximilian Law, attore e regista emergente trasferitosi a Los Angeles da Ferrara una decina di anni fa, esprime il suo amore per questa città che ha dato i natali a personaggi illustri del cinema e della letteratura, regalandole un “ponte” culturale economico e socio-formativo unico nel suo genere.
“Il mio ‘sogno americano’ si sta realizzando e dopo 10 anni che vivo oltre oceano, voglio portare un po’ del mondo che ho conosciuto in Italia, a Ferrara, nella mia città natale – dichiara Maximilian Law – Questa città ha una grande storia di cinema: Michelangelo Antonioni, Wim Wenders, Carlo Rambaldi. In fondo la grande tradizione degli effetti speciali e del ‘tutto è possibile’ ha soprattutto origini ferraresi. Penso che il mondo della tradizione filmografica estense possa essere coniugato con lo stile moderno e visionario dell’american style, creando qualcosa di unico: un festival dove è l’emozione del cinema la protagonista, in una città naturalmente predisposta per accogliere il pubblico e coccolarlo tra le sue bellezze”.
“Tra la Ferrara Film Commission e il Ferrara Film Festival si è creato un incrocio straordinario di energie e di idee che hanno fatto coincidere la nascita della nostra Associazione con l’importante progetto di Maximilian Law – commenta Alberto Squarcia, ideatore e presidente della Ferrara Film Commission -. Inizialmente nessuno sapeva dell’altro e poi, come un fiore nel deserto quando riceve l’acqua dall’improvviso temporale, tutto è sbocciato in una fantastica sinergia. Oltre al Festival che si terrà il prossimo anno in giugno, la FFC ha in cantiere nuovi progetti, tra i quali diversi corsi di formazione e sta ricevendo proposte interessanti di giovani registi per sostenere i propri film. Ci auguriamo solo che la città, le Istituzioni, i cittadini amanti del cinema ci sostengano perché il progetto a cui ci accingiamo è davvero ambizioso e ha bisogno di tutte le forze in campo per arrivare al successo, che ci auspichiamo possa avere un positivo riscontro sull’economia di tutta la nostra città”.

Conduttrice dello show di lancio la blogger e giornalista Francesca Succi insieme al promettente attore Edardo Boselli moderatore d’eccezione per gli interventi del pubblico.
Protagonisti della serata, tutti made in Ferrara: il cantante Thomas Cheval finalista dell’ultima edizione di The Voice of Italy, Fulvio Bertolino musicista e cantautore e Roberta Righi,cantante, che si sono alternati sul palco con musiche tratte dalle più famose colonne sonore di cinema.
Ospite d’eccezione, in formato digitale, Victor Rambaldi, fondatore e direttore della Fondazione Carlo Rambaldi, che attualmente si sta occupando di realizzare un museo tematico dedicato al grande artista aVigarano Mainarda.

Ferrara Film Festival http://www.ferrarafilmfestival.com
Trailer del Ferrara Film Festival https://www.youtube.com/watch?v=Q_oEaWU1pOo

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it