Skip to main content

da: Maria Paola Forlani

Don Franco Patruno
La Libertà di dire
La Verità di fare

Casa di Ludovico Ariosto
Via Ariosto, 67 – Ferrara
Inaugurazione: sabato 11 febbraio, ore 18

Dall’11 febbraio al 12 marzo 2017

Orari di visita:
10 – 12,30 / 16 – 18 dal martedì a domenica (chiuso lunedì)

Sabato 11 marzo alle ore 16
Concerto per Franco
Del duo Claudio Miotto (clarinetto)
E Paolo Rosini (chitarra)

“ … C’è da dire che questa solerzia quieta, questo controllo messo in campo dai collages, come da quelle forme convenute che giocano sulla materia aliena, si presentano anche come consolidate e progettate avversità che è doveroso interpretare in quanto opposte alle numerose, sovrapposte fasi di liberazione e di confessione che hanno luogo nella mano di Patruno e soprattutto grazie alla forza improvvisa del disegno. Un tratto forte e risentito, oppure morbidamente espressivo, per il cui itinerario – in gran parte spezzato – vale la striscia tenera del colore a cera e della matita pesante. Non c’è da temere, nel rapido segno eloquente che spesso sembra lanciarsi come una freccia, in un’arcata di luce o di vento verso il cielo, Patruno esprime ed evidenzia la sua ferma attenzione verso il mondo delle aspirazioni: delle volontà, dei segni che si levano cercando una metafora nella violenta ascesa, dell’impatto quotidiano che egli cerca con la possibilità di essere e di concentrarsi entro una possibile coerenza, a segnare il margine di un itinerario nuovamente fantasioso, talvolta ironico, inatteso.
Ritengo che la figurazione che Patruno, pur con tante diverse forme e fantasmi, finisce per mettere in atto, sia in prevalenza una meditazione sull’uomo.
La misura ne sostiene l’utilità che è morale, oltre che estetica. Tra le due nozioni si traccia sempre un’alleanza, che rifiuta la condizione del puritanesimo.
Il nostro critico d’arte, un narratore talvolta torrentizio, sa bene come condursi con l’onore della prevalente ragione esistenziale.

I segni di una meditazione, di Andrea Emiliani (Franco Patruno Percorsi 2006)

La locandina dell’esposizione
LOCANDINA A3

tag:

Redazione di Periscopio

I commenti sono chiusi.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it