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31 Ottobre 2016

La seduzione del mostro

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Il mito, il terrore e il fascino del mostro dal volto di donna, una donna bellissima e terribile. Quante volte ho sognato una donna come lei, splendida creatura carnivora, pronta a divorarmi, a bere il mio sangue senza un rimorso, senza cuore. La voglia di buttarsi tra le sue braccia, di perdersi nei suoi occhi, profondi e neri come la notte. Il destino è quello di rincorrersi, fuggire dai propri traumi per inseguirne altri. Solo, nell’incombenza della morte, nella guerra tra desiderio e patimento, sento la vita pulsare e gridarmi il proprio piacere-terrore, prima di gettarmi nell’abisso. Un amplesso, intenso e sottile confine tra la vita e la morte, resta il mio ultimo premio.
Il brano andrebbe ascoltato rigorosamente al buio, preferibilmente di notte e in completo isolamento. Magari dopo aver letto Carmilla di Le Fanu… potrebbe essere un’idea! È che terrore, desiderio e romanticismo macabro sono gli ingredienti perfetti per la storia dell’orrore perfetta. In fondo Rael è come Jonathan Harker, ospite inconsapevole delle premurose concubine di Vlad Tepes.
Esiste qualcosa di ancor più potente dell’istinto di conservazione? Forse è il desiderio irrefrenabile di abbandonarsi al proprio fato. Quando questo ha le sembianze di una femmina bellissima e affamata… Lo sanno bene i maschi delle mantidi e delle vedove nere, che fanno una vita da comparse con un destino tragico e deciso ancor prima di nascere, il cui unico momento di gloria farà coincidere il proprio piacere con la propria distruzione.

The Lamia (Genesis, 1974)

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Carlo Tassi

Ferrarese classe 1964, disegna e scrive per dare un senso alla sua vita. Adora i fumetti, la musica prog e gli animali non necessariamente in quest’ordine. S’iscrive ad Architettura però non si laurea, si laurea invece in Lettere e diventa umanista suo malgrado. Non ama la politica perché detesta le bugie. Autore e vignettista freelance su Ferraraitalia, oggi collabora e si diverte come redattore nel quotidiano online Periscopio. Ha scritto il suo primo libro tardi, ma ha intenzione di scriverne altri. https://www.carlotassiautore.altervista.org/

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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