Skip to main content

Da: Intercultura Ferrara

USCITO IL BANDO DI CONCORSO ITACA DI INPS PER I FIGLI DI DIPENDENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER I PROGRAMMI SCOLASTICI ALL’ESTERO 2021/22. INTERCULTURA RIAPRE LE ISCRIZIONI

Sul sito di Intercultura il link per seguire gli incontri informativi online con tutti i dettagli

Ferrara, 30 novembre 2020 – A seguito dell’uscita del bando di concorso del programma ITACA di INPS per soggiorni all’estero nell’anno scolastico 21-22, Intercultura riapre le iscrizioni. La nuova possibilità riguarda sia i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione, a cui è sono rivolte le borse di studio ITACA, sia gli altri studenti interessati a partecipare a un programma all’estero Intercultura, senza richiedere una borsa di studio.

Il bando ITACA 2021/22 offre 1.500 borse di studio rivolte a figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione iscritti al Fondo della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali (che, come spiegato da INPS sul suo sito, è autofinanziato esclusivamente con i contributi dei dipendenti e non utilizza fondi pubblici). I programmi di Intercultura sono conformi al bando ITACA e offrono in aggiunta un percorso di formazione su tematiche di educazione interculturale che consente agli studenti di ricevere la certificazione delle competenze acquisite e di ricavare benefici più ampi dall’esperienza all’estero.

IL LINK PER SCARICARE IL BANDO, GLI INCONTRI INFORMATIVI E ISCRIVERSI ENTRO L’11 GENNAIO
Gli studenti interessati a partecipare a un programma all’estero di Intercultura attraverso una borsa di studio del programma Itaca di INPS trovano alla pagina www.intercultura.it/itaca tutte le informazioni per seguire gli incontri informativi online, scaricare il bando di concorso ed effettuare l’iscrizione entro l’11 gennaio 2021. Intercultura offre l’opportunità di vivere e studiare in 60 destinazioni di tutti e 5 i continenti, dal Nord America all’Europa, fino all’Asia (soprattutto la Cina), l’America Latina e anche l’Africa. Tra le novità di quest’anno spiccano l’anno scolastico in Grecia e il trimestre e l’anno scolastico nel Regno Unito.

800 STUDENTI CON INTERCULTURA E ITACA NEGLI ULTIMI ANNI, 72 ATTUALMENTE ALL’ESTERO
Sono circa 800 gli studenti delle scuole superiori che negli ultimi anni hanno sfruttato l’opportunità delle borse di studio ITACA per partecipare a un programma di Intercultura e tra questi 72 di loro sono attualmente all’estero per un periodo di studio in prevalenza annuale in 19 Paesi diversi. Tra i Paesi più gettonati vi sono le destinazioni europee, anche a causa delle limitazioni che ci sono state quest’anno a causa della situazione sanitaria, con Irlanda, Olanda, Germania e Finlandia in testa.

I 5.000 volontari che operano in tutta Italia e che seguiranno passo passo l’esperienza dei ragazzi e delle loro famiglie, sono a disposizione dei candidati interessati alle borse INPS in base alle loro zone di residenza per fornire tutte le informazioni sulla proposta educativa di Intercultura).

Studenti e genitori di Ferrara interessati a ricevere maggiori informazioni sui programmi possono contattare Manuela, volontaria del Centro locale di Ferrara 3282478984.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it