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Da: Mario Zamorani

Martedì 7 alle 11.00 firme in Comune.

Consegnerò oltre 500 firme firme raccolte per tre petizioni a cura dell’associazione fe-nice. Le prime petizioni, secondo Statuto comunale e apposito Regolamento sulla partecipazione popolare, per la giunta attuale. Interventi contro il Riscaldamento globale con impianto di 250.000 nuovi alberi; riapriamo le Circoscrizioni e nuove forme di partecipazione popolare; via tutte le auto dal Centro Storico. Su questo punto, visto che ci diranno sicuramente di no, insisteremo fino al referendum comunale. Più avanti.

Sintesi dei testi:
Petizione 1: 250.000 nuovi alberi in un triennio e azioni contro il riscaldamento globale. Contro il riscaldamento globale le città devono essere protagoniste di politiche e misure di adattamento per le quali è indispensabile l’azione locale. Le reti e le infrastrutture verdi hanno grande importanza sia come moderatore microclimatico, sia contro l’inquinamento. Entro questo secolo la nostra provincia sarà ampiamente sommersa dalle acque del Mare Adriatico, per l’innalzamento del livello del mare. Agiamo subito!
Chiediamo: l’immediata attivazione con la Regione, le Province e i Comuni limitrofi e i principati Istituti di ricerca nazionali, di un tavolo di indagine per azioni adeguate; di piantare 250.000 nuovi alberi nel Comune di Ferrara nel prossimo triennio. La proposta di Stefano Boeri a Milano di un milione di alberi in un triennio è stata sposata dal Comune a MI. La città metropolitana di Milano ha una superficie di 1.620 Kmq, quella di Ferrara di 405 Kmq, giusto un quarto. Quindi proponiamo lo stesso progetto in scala; chiediamo di impiantare un bosco vicino alla città. Sopra il bosco la temperatura di vari gradi inferiore a quella che si registra sopra la città; la differenza di temperatura crea una brezza che interrompe l’isola di calore sulla città, con riduzione della temperatura al suolo; di mettere a dimora alberi e un giardino in piazza Cortevecchia e in piazza Travaglio.

Petizione 2: via tutte le auto dal Centro Storico. Chiediamo che l’intera area che comprende piazza Trento e Trieste, corso Martiri della libertà, piazza Savonarola e piazza Castello divenga isola pedonale, con eccezione per il transito di mezzi di soccorso, di mezzi riservati a cittadini con gravi difficoltà di deambulazione (con continui e severi controlli finalizzati ad evitare abusi) che abbiano vera necessità, di mezzi ecologici adibiti a carico e scarico merci per un’ora la mattina presto e un’ora nel primo pomeriggio, con un nuovo piano della mobilità delle merci grazie a una piattaforma logistica per l’uso di mezzi ecologici per la consegna nel Centro Storico. Chiediamo anche di apporre cartelli di “divieto di fermata” in alcuni tratti (da concordare). Chiediamo inoltre di allestire un numero adeguato di parcheggi riservati ai possessori di CUDE (contrassegno unico disabili europeo) in piazza Cortevecchia.

Petizione 3: riapriamo le Circoscrizioni e nuove forme di partecipazione popolare. Chiediamo che: vengano riaperte le Circoscrizioni, sia pure con altro nome, secondo il modello Ancona; si attuino frequenti consultazioni online. Tali consultazioni, previste dallo Statuto comunale non sono mai state attuate. Ferrara diventi la prima città d’Italia con frequenti, eventualmente annuali, consultazioni popolari online, con l’obbiettivo di decine di migliaia di cittadini invitati di volta in volta a esprimersi, nel contesto di una amministrazione partecipata, aperta, innovativa e trasparente; si attivi per inserire nello Statuto comunale e nel Regolamento:
a. il Bilancio partecipativo; b. il Dibattito pubblico; c. il Consiglio Comunale Aperto;
d. la Giuria dei cittadini.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it