Skip to main content

da: organizzatori

Inaugura il 19 novembre la prima fiera italiana dedicata all’intera filiera della pera. Nei padiglioni di Ferrara Fiere le migliori aziende del settore, incontri tecnici e Interpera, il più importante convegno mondiale dedicato alla pera

Il conto alla rovescia è iniziato, tra poche ore FuturPera – Salone Internazionale della Pera aprirà le porte sulle eccellenze della pericoltura internazionale, dalla produzione al consumo. L’evento, ideato e organizzato da Ferrara Fiere e Oi Pera (Organizzazione Interprofessionale Pera) inaugurerà il 19 novembre e continuerà nei padiglioni di Ferrara Fiere e in città, per gli eventi legati all’enogastronomia, fino al 21 novembre. Tre giorni che inizieranno come da tradizione con il taglio del nastro alle ore 11 – la manifestazione sarà comunque aperta dalle 9 – alla presenza del viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero, del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, dei rappresentanti delle Organizzazioni Professionali Agricole e naturalmente dagli organizzatori, il presidente di Ferrara Fiere Filippo Parisini e il presidente della società FuturPera srl Stefano Calderoni e dai rappresentanti dei tre principali sostenitori: Cassa di Risparmio di Cento, Camera di Commercio di Ferrara e A&A. Tre giorni che vedranno innanzitutto una prestigiosa parte espositiva dove incontrare le più importanti aziende del settore, dal vivaismo alla commercializzazione, senza dimenticare le attrezzature, la logistica e le aziende di agrofarmaci.
Per la parte convegnistica giovedì 19 inizieranno, a partire dalle 9, i primi appuntamenti di Interpera, il più importante convegno mondiale dedicato alla pericoltura che continuerà anche venerdì 20 novembre. Nel corso della prima giornata di lavori si parlerà, in mattinata, di produzione nell’Emisfero Nord, analisi degli stoccaggi nei principali paesi produttori, previsioni per la campagna di commercializzazione 2015-16 e consuntivo di produzione nell’Emisfero Sud con previsioni per la campagna di commercializzazione 2016. Nel pomeriggio, invece, si discuterà di nuove tecnologie legate alla logistica, barriere fitosanitarie, strategie di difesa contro la cimice asiatica, metodi chimici e fisici per la difesa a basso impatto ambientale e non mancheranno alcuni interventi sulla promozione del consumo delle pere in Europa.
Di alto profilo anche gli appuntamenti tecnici organizzati dalle aziende espositrici, a partire dal convegno “Il pero: tra mercato, tecnica e sostenibilità” organizzato dal Consorzio Agrario di Ferrara, in collaborazione con Astafrutta Altedo (ore 16.00 in Sala Blu) e “Il futuro della pera passa anche attraverso un’efficiente difesa”, incontro tecnico organizzato da Du Pont (ore 16.30 Sala Rossa).
L’intera filiera pericola, dunque, unita a FuturPera grazie a un filo conduttore importante, quello dell’innovazione: dalla nuova ricerca varietale, a tecniche di produzione più sostenibili e a basso impatto ambientale, da nuove forme di aggregazione per favorire la commercializzazione – con Opera e Origine Group in prima linea – a una nuova attenzione alla salute del consumatore e alla promozione delle indiscusse qualità del prodotto.
Innovazione che significa anche nuove tecnologie, grazie al progetto di realtà aumentata ExPearience sviluppato da Tecnograph su piattaforma Wikitude e promosse da FuturPera e Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara che condurrà il pubblico attraverso un’esperienza davvero coinvolgente. Scaricando la App Wikitude, disponibile sia per IOS che per Android e inquadrando le 2 installazioni all’ingresso della Fiera, le pere del territorio inizieranno a raccontare la loro storia e la loro origine ai visitatori che vorranno, letteralmente, “coglierle” e ascoltarle.
E se FuturPera è una fiera che parla a tutti gli attori della filiera, non potevano mancare gli eventi dedicati all’enogastronomia e alla scoperta della pera in tavola. Nei giorni della manifestazione ci sarà in centro storico “La Città del Gusto”, una serie di appuntamenti nei ristoranti e nei caffè della città per far promuovere il consumo di un frutto di qualità che si presta a ricette deliziose, sia tradizionali che originalissime. Aperitivi, interi menu, e degustazioni tutte rigorosamente a base di pera aspettano tutto il pubblico dell’evento per scoprire davvero la pera da tutti i punti di vista.
Ricordiamo che FuturPera rimarrà aperta dal 19 al 21 novembre dalle 9 alle 18.30 con accesso gratuito previa registrazione che può essere effettuata anche on line sul sito www.futurpera.com. Sul sito si trovano tutte le informazioni e i programmi dei convegni e di Interpera
FuturPera è promosso da Ferrara Fiere e Oi Pera in collaborazione con Regione Emilia – Romagna e Fondazione Navarra e con il contributo di Comune e Provincia di Ferrara, Cia, Coldiretti e Confagricoltura e tre main sponsor: Cassa di Risparmio di Cento, Camera di Commercio di Ferrara e A&A.
Info per la stampa: comunicazione@futurpera.com

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it