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Da: Consorzio “Wunderkammer”.

Per l’intero mese di aprile, tutti gli spazi del Consorzio Wunderkammer a Palazzo Savonuzzi (via Darsena 57, Ferrara) resteranno chiusi al pubblico, ai lavoratori che utilizzano il co-working BanCO e agli associati. Anche in mancanza, per ora, di nuove disposizioni normative sull’emergenza COVID-19, la decisione unanime delle consorziate – Associazione Phorma Mentis, APS Basso Profilo, Associazione Culturale Fiumana e Associazione Musicisti di Ferrara APS – Scuola di Musica Moderna – è stata quella di procedere alla sospensione delle attività per tutto il mese.

“Una scelta dettata dalla volontà di contribuire, per quanto è nella nostra possibilità, a contrastare la diffusione di un virus che sta mettendo tutti a dura prova – spiegano i rappresentanti delle quattro associazioni a Wunderkammer – In attesa di poter tornare ad animare la darsena, non viene però meno il ruolo di istituzione culturale svolto dal Consorzio Wunderkammer a Ferrara. Siamo al lavoro per trasformare anche questa fase di incertezza in un’opportunità collettiva di studio, analisi e progettazione”. Prevedere l’evoluzione dell’emergenza COVID-19 nel nostro territorio risulta davvero difficile, per questo “valuteremo di mese in mese l’opportunità di riaprire Palazzo Savonuzzi e riavviare le attività del consorzio”.

Annullati eventi e progetti previsti a Wunderkammer. Per via dell’emergenza del Coronavirus e dei relativi provvedimenti emanati per il suo contenimento, tante iniziative previste a Wunderkammer tra fine febbraio e aprile sono state sospese. L’Associazione Phorma Mentis non ha realizzato tre edizioni di corsi legati alle competenze trasversali lavorative, così come i laboratori di tecniche di ricerca attiva del lavoro, i colloqui individuali con utenti disoccupati in collaborazione con il Centro Impiego di Ferrara e gli eventi di orientamento alle scelte di studio e professionali. L’APS Basso Profilo ha sospeso le attività del progetto banCO, in particolare la maratona di progettazione per giovani innovatori prevista a inizio aprile. Sono stati rimandati all’autunno gli open days del progetto multidisciplinare Ferrara Contemporanea, al quale Basso Profilo partecipava con una mostra organizzata con il Dipartimento di Architettura e Design UNIFE, la realizzazione di intervento di street-art e dei laboratori con ‘Senza titolo’ Aps e gli studenti dell’Istituto d’arte Dosso Dossi. Sospesi anche gli appuntamenti di social dance e cultura jazz del progetto ‘Down by the riverside’, con quattro appuntamenti settimanali e centinaia di partecipanti, e la quinta edizione del corso di garden design, ‘Piantala!’. L’Associazione Culturale Fiumana ha sospeso le lezioni del corso di yoga integrato ‘Movimento Essenziale’, del laboratorio di teatro per bambini ‘E la nave va’, e del laboratorio teatrale per disabili ‘L’attore sociale’ e annullato il workshop di focusing e il laboratorio ‘Esperienze bestiali’, oltre all’evento di yoga e musica elettronica ‘Shanty Beat’. L’Associazione Musicisti di Ferrara APS – Scuola di Musica Moderna ha dovuto fermare tutte le lezioni di musica, collettive e individuali, che – con 23 insegnanti coinvolti – vedevano ogni settimana la frequenza di 650 allievi. In aprile sarebbe iniziato anche il corso a cadenza settimanale di coro per cinquanta allievi. Annullate le rimanenti dodici lezioni di Guida all’ascolto e Musica d’insieme, gratuite e aperte al pubblico.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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