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Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Al via due bandi destinati ad associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, coop sociali, oratori e parrocchie per interventi sui giovani tra gli 11 e i 24 anni. Entro l’autunno il Piano regionale per gli adolescenti, studiato con i territori, per contrastare anche bullismo, cyberbullismo e disagio sociale

Bologna – Si va dall’aiuto nello svolgimento dei compiti all’organizzazione di percorsi individualizzati per migliorare il rendimento scolastico, dalle attività sportive o di gioco agli incontri con esperti per utilizzare più consapevolmente i social network.
Sono solo alcune delle attività educative e sociali, da svolgersi a scuola o nel tempo libero, rivolte ai ragazzi tra gli 11 e i 24 anni residenti in Emilia-Romagna, che potranno essere finanziate nell’ambito di due bandi approvati dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, sostenuti con 1 milione di euro.
Uno, relativo al progetto “I grandi assenti del welfare”, è destinato adassociazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, parrocchie ed enti locali della Città Metropolitana di Bolognaed è finanziato per il secondo anno consecutivo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. Il secondo, “Giovani generazioni”, è riservato a tutte le altre province dell’Emilia-Romagna evede come destinatari le associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e parrocchie.
Obiettivi comuni a entrambi, offrire un sostegno per accompagnare i ragazzi nel complesso passaggio all’età adulta, migliorandone gli stili di vita e il sistema di relazione con coetanei e familiari; attraverso la promozione di forme aggregative (scoutismo e oratori) e l’orientamento scolastico per scongiurare l’abbandono degli studi e prevenire il disagio sociale.Rientrano tra i progetti anche la prevenzione al bullismo e al cyberbullismo.
“L’adolescenza- sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini- è un processo di responsabilizzazione che porta all’età adulta, ma i ragazzi che si trovano a vivere, spesso con difficoltà e smarrimento, questa delicata fase della propria vita devono essere sostenuti dalle famiglie come dalla comunità educante, che significa società, scuola, istituzioni.È questo il senso degli interventi- prosegue la vicepresidente- che anche quest’anno siamo riusciti a garantire ai grandi assenti del welfare, cioè ai ragazzi e alle ragazze preadolescenti e adolescenti sui quali si è sempre investito poco in termini di politiche sociali. E sempre in questa direzione- spiega- andrà il Piano di azione per l’adolescenza che sarà attuato entro l’autunno, anche per contrastare le nuove forme di dipendenza e disagio negli adolescenti: bullismoecyberbullismo,autolesionismo, abbandono scolasticoedisagio sociale. Partendo- chiude Gualmini- dalla conoscenza diretta del territorio in cui vivono e del contesto in cui si sviluppano i loro comportamenti, problemi e bisogni”.

I due bandi
Per il bando “I grandi assenti del welfare” sono stati stanziati circa 400 mila euro. Tra i progetti finanziati, rientrano attività per il sostegno scolastico, spesso organizzate da associazioni senza fini di lucro e dagli oratori parrocchiali e gestiti da volontari (insegnanti in pensione, studenti universitari) per aiutare i ragazzi nello studio.

Per il bando “Giovani generazioni”, giunto alla nona edizione, sono stati stanziati 600 mila euro: 200mila per sostenere progetti di valenza regionale e 400mila per progetti di valenza territoriale. Il finanziamento complessivo è articolato su base distrettuale, in rapporto alla popolazione residente di età tra gli 11 e i 24 anni che in Emilia-Romagna è costituita da 544.537 giovani.

Domande e scadenze
I bandi sono scaricabili sul sito della Regione Er Sociale, alla pagina https://bit.ly/2wxgc5c

Le domande devono essere presentate entro le ore 13 dell’11 giugno 2018 e inviate in originale (pena l’esclusione) alla Regione Emilia-Romagna per posta elettronica certificata al seguente recapito: segrsvilsoc@postacert.regione.emilia-romagna.it; oppure con lettera raccomandata; o ancora, consegnate a mano all’ufficio Protocollo della Regione (Stanza 707, 7° piano, viale Aldo Moro 21- Bologna), dalle ore 9 alle 13 (da lunedì a venerdì) con copia del frontespizio per apporre timbro di ricevuta.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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