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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Politiche della salute, l’assessore regionale Venturi: “La centralità della sanità pubblica non è in discussione. Si può ragionare su come interagire in modo nuovo con i privati”

Torna sul rapporto pubblico-privato in sanità l’assessore regionale alle politiche per la salute Sergio Venturi.
“Leggendo alcuni articoli sui giornali di oggi – spiega Venturi – sembra che la Regione Emilia-Romagna voglia mettere in discussione la centralità del servizio pubblico in sanità”.
“Non è così – scandisce l’assessore – e gli esiti di tutte le indagini di qualità ci dimostrano che il nostro sistema sanitario, imperniato sul pubblico, ha garantito qualità alle prestazioni erogate e, conseguentemente, soddisfazione da parte dei cittadini che accedono ai servizi”.
“Detto questo – aggiunge Sergio Venturi – penso anche che, per mantenere quegli standard di qualità che ci vengono accreditati, sia possibile ragionare su come il servizio pubblico possa interagire al meglio con quello privato. Senza con questo, lo ripeto, mettere in discussione la centralità della gestione pubblica della sanità, rispetto alla quale siamo tutti impegnati a sviluppare le eccellenti performance che ci vengono universalmente riconosciute”.
“Quindi, in questo senso non vedo diversità di vedute – prosegue Venturi – rispetto a chi, come il segretario della Cgil regionale Vincenzo Colla, ritiene che l’obiettivo generale sia quello di dare sempre maggiore qualità al sistema regionale pubblico della sanità”.
“Garantiremo una sanità tra le migliori in Europa anche nei prossimi anni – conclude l’assessore – intervenendo però su ciò che è giusto migliorare, ad esempio i tempi di attesa per alcune prestazioni sanitarie, come è stato ripetutamente detto durante tutta la campagna elettorale”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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