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da: ufficio comunicazione Pallacanestro Vigarano

Risultato finale: 80-58 (16-23; 36-39; 58-50)

PALLACANESTRO VIGARANO: Bestagno 16 (6/8, 0/1), Moroni 6 (1/3, 1/3), Andrenacci n.e., Zara 10 (5/9, 0/1), Nako Moni Luma, Cirov 16 (2/4, 4/7), Marshal 5 (1/3, 1/3), Zanetti 5 (1/2, 1/2), Cupido (0/4, 0/1), Brunelli 4, Ugoka 18 (8/11, , Venzo n.e. All. Ravagni

CARISPEZIA VIRTUS LA SPEZIA: Canova S.(0/1, 0/1), Reke 18 (4/9, 2/7), Puliti 11 (3/6, 0/3), Donati (0/0, 0/1), Griffitts 11 (1/1, 3/8), Tava 4 (1/3, 0/2), Sant 12 (3/12, 0/4), Perini 2 (1/4, 0/1), Mugliarisi (0/1, 0/0), Morselli n.e.. All. Tommei

Arbitri: Gagno, Pilati e Furlan
Note: Spettatori: circa 350. Uscita per 5 falli: Reke (Carispezia V. La Spezia). Rimbalzi totali: 46 (Pall. Vigarano), 35 (Carispezia Virtus La Spezia). Tiri liberi: 11/18 (Pall. Vigarano); 17/22 (Carispezia Virtus La Spezia).

Primo storico successo della Pallacanestro Vigarano nella massima serie. Senza retorica è la vittoria del gruppo. Perché con Marshall e Bestagno gravate anzitempo di falli le biancorosse sono riuscite a trovare nei cambi, unitamente al controllo delle rotazione da parte di coach Ravagni, le risorse necessarie per sopperire alla situazione. Se Moroni, in aggiunta a Cupido, è già realtà – anche oggi la play marchigiana era nello starting five – il rendimento di Zanetti e Cirov è stato il valore aggiunto per il collettivo. Non solo in chiave offensiva. Perché stavolta Vigarano ha vinto il match grazie fra l’’altro alla maggior continuità nei fondamentali del gioco difensivo (35 i rimbalzi catturati contro i 23 delle ezzine) e nell’atteggiamento mentale, permettendogli di gestire il vantaggio conquistato alla fine del terzo quarto; in quei dettagli dunque che né gli aspetti tattici, né tantomeno quelli tecnici possono spiegare attraverso le statistiche. Dalle quali comunque si evince che le biancorosse rispetto al passato hanno avuto la percentuale migliore fin qui nelle “bombe” (38,9%) che nei momenti topici della ripresa hanno saputo piazzare Marshall, Moroni (con 4 palloni recuperati), Zanetti e Cirov (4/7): le ultime due abili anche a dar manforte sotto le plance: con i 9 rimbalzi difensivi della serba e i 10 conquistati anche da Bestagno (anch’ella 4 palloni strappati alle avversarie). Con Zara salita in cattedra negli ultimi due quarti come allenatore in campo e l’8/11 nel tiro da due da parte di Ugoka ecco che i due punti per la Pallacanestro Vigarano sono diventati realtà dopo l’intervallo. Inspiegabile anche per coach Tommei la prestazione offerta dalla Carispezia negli ultimi due quarti. Fra l’altro le ospiti hanno raggiunto il massimo vantaggio in doppia cifra nel secondo periodo. Con Reke e Sant a reggere l’urto sotto i tabelloni – con Tava forse non al meglio della condizione fisica – alla lunga, invece, non sono più riuscite ad essere efficaci né Griffitts (al rientro da un infortunio) con 9 palloni persi né Puliti tra le esterne. Al termine della partita l’urlo liberatorio della panchina biancorossa, quello dei tifosi che già a metà dell’ultimo quarto pregustavano il ghiotto bottino e quello delle giocatrici uscite ora dalla gabbia psicologica delle quattro sconfitte consecutive.

Risultati della quinta giornata: Lavezzini Parma-Cus Cagliari 64-68, Pall. Vigarano-Carispezia Virtus La Spezia 80-58, Gesam Gas Lucca-Passalacqua Ragusa 45-72, Ceprini Costruzioni Orvieto-Saces Mapei Dike Napoli 62-57, Tecmania Battipaglia-Calligaris Triestina 73-56, Familia Wuber Schio-Umana Reyer Venezia 74-72, Acqua & Sapone Umbertide-Fila San Martino di Lupari 66-71.

Classifica generale: Famila Wuber Schio 10, Passalacqua Spedizioni Ragusa 10, Cus Cagliari 8, Fila San Martino Lupari 6, Reyer Umana Venezia 6, Acqua & Sapone Umbertide 6, Gesam Gas Lucca 6, Techmania Battipaglia 4, Lavezzini Parma 4, Pallacanestro Vigarano 2, Calligaris 2, Ceprini Costruzioni Orvieto 2, Saces Mapei Dike Basket Napoli 2, Carispezia Virtus La Spezia 2.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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