Skip to main content

da: ufficio stampa Ibs Libraccio

14° edizione di DRINK A BOOK

Notturni letterari a tematica gay, lesbica e transessuale

Nel terzo dei cinque appuntamenti con la narrativa di genere organizzati e presentati da

Circomassimo Ferrara, Arcigay e Arcilesbica

Durante la presentazione aperitivo offerto dal

Settimo di via Cortevecchia 49

Farà nebbia
Milano. La seconda guerra mondiale imperversa sulla città e il nord Italia. Mentre la follia nazifascista è accentuata dalla pressione degli alleati e dei partigiani, due giovani uomini vivono dedicando le loro energie ai rispettivi gruppi, una squadra di camicie nere e un cenacolo di artisti omosessuali. Agli opposti per carattere ed estrazione sociale, l’incontro-scontro tra i due rivela il clima sociale e la fragilità della Milano sull’orlo del baratro, finché un incidente obbliga alla fuga il fascista. La sua cattura da parte di un gruppo partigiano sulle Alpi lascia temere il peggio.
Tra colpi di scena, personaggi che terrorizzano la città e pulsioni affettive lontane dagli schemi canonici dell’epoca, queste pagine raccontano una realtà affrontata raramente nella storia della Resistenza italiana.

Giussani 1Il ring degli angeli
In queste pagine ci sono innanzitutto delle vite. Esistenze che scorrono attraverso il tempo e attraverso i luoghi, dove alcune persone sono accomunate dal vivere la propria sessualità non uniformandosi agli schemi rigidi di una presunta maggioranza ma seguendo il cuore e l’istinto. Ne escono personaggi attinti alla fantasia, ma anche all’esperienza diretta dell’autore, per mostrare che non ci sono limiti alla declinazione degli affetti, a prescindere dalla condizione sociale e dalle circostanze. Sono storie di pugili, minatori, soldati, c’è lo scienziato, il tranviere, la manager. Gente comune, esattamente come quella che ha sostenuto questo libro, realizzato con il primo crowdfunding italiano dedicato a una raccolta di racconti LGBT. In un paese sulle cui piazze qualcuno dimostra di essere omofobo tenendo in mano un libro, altri hanno deciso di dire «No all’omofobia!» proprio diffondendo queste pagine, a sostegno dell’idea che l’omofobia è incompatibile con una società che si definisce civile.

Stefano Paolo Giussani
Giornalista, scrittore e autore di documentari, scrive di ecologia, sostenibilità, turismo responsabile. Collabora con Corriere, Huffington Post, Radio Popolare e ha filmato per National Geographic, History Channel e Radiotelevisione svizzera.
Seguiranno gli incontri:

venerdì 22 luglio, Chiara Sfregola presenta Camera Single, Leggere Editore

Mercoledì 29 luglio, Mattia Cesari presenta Omofollia, Rizzoli

Tutti gli incontri si tengono alle ore 21:30 sotto il porticato della libreria

tag:

IBS.IT BOOKSHOP


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it