Skip to main content

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

L’approvazione oggi in Assemblea legislativa. L’assessore Gazzolo: “Diamo risposte certe alle categorie produttive nel pieno rispetto delle esigenze di tutela ambientale e della salute”

Bologna – Pratiche solo online per le nuove valutazioni di impatto ambientale (Via): al bando la carta, le istanze potranno essere presentate esclusivamente in formato digitale e tutta la documentazione sarà disponibile sul web.

Il testo della nuova legge prevede inoltre tempi certi e perentori per chiudere il procedimento, con sanzioni anche pecuniarie in caso di violazione dei termini. Ma anche il monitoraggio e controllo del rispetto degli esiti della Via (chi violerà quanto autorizzato, dovrà pagare per le azioni difformi messe in atto) e nuove forme di partecipazione e coinvolgimento dei portatori di interessi, con l’istruttoria pubblica che sarà disciplinata nel dettaglio in una successiva direttiva della Giunta regionale.

Sempre una specifica direttiva disciplinerà le modalità per la valutazione preliminare dei progetti, su richiesta del proponente, per valutarne l’assoggettabilità a Via, mentre le procedure di screening saranno approvate con semplice atto dirigenziale.

Queste solo alcune delle novità della nuova legge sulla Via, approvata questa mattina dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.

“In un mondo che corre sempre più veloce, serve dare risposte in tempi certi in particolare alle categorie produttive nel pieno rispetto delle esigenze di tutela ambientale e della salute- ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo-. E vogliamo farlo garantendo il carattere cristallino e trasparente di ogni decisione pubblica, tratto distintivo delle politiche regionali. Poniamo quindi al centro l’informazione e la partecipazione, premessa indispensabile per l’assunzione di ogni scelta da parte di un’amministrazione pubblica dialogante con cittadini e imprese. Dalle norme sulla valutazione di impatto ambientale passa la qualità della vita di tutti noi- ha aggiunto l’assessore-, è un tema strategico per il futuro delle nostre comunità. La nuova legge, che si colloca in continuità con la precedente 9/99, delinea un ulteriore tassello del mosaico di politiche ‘green’ dell’Emilia-Romagna. Lo sviluppo sostenibile è al centro dell’agenda politica regionale: sulla compatibilità tra scelte economiche, ambiente e sociali costruiamo l’attrattività della nostra terra e le nuove regole vanno in questa direzione”.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it