Skip to main content

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Una serata in più e una domenica tutta da ballare quella del 23 dicembre. Reverb torna al Torrione, coniugando elettronica e jazz, anticipando la vigilia di Natale assieme a una vera e propria istituzione del clubbing italiano, DJ Rocca. L’aperitivo a buffet al wine bar del Jazz Club anticipa il dj set.

Una serata in più e una domenica tutta da ballare quella del 23 dicembre al Torrione. Reverb torna in pista, coniugando elettronica e jazz, anticipando la vigilia di Natale assieme a una vera e propria istituzione del clubbing italiano: DJ Rocca, musicista e produttore, già direttore artistico negli anni Novanta del Maffia Soundsystem di Reggio Emilia.
Il suo set sarà ospitato a partire dalle 21.30 all’interno della suggestiva cornice del Jazz Club Ferrara, che conferma la positiva sinergia avviata lo scorso inverno con Reverb, originale format dedicato alla promozione della musica elettronica italiana in luoghi e contesti inconsueti, eccezionali. «Al torrione lo scorso anno avevamo portato nomi come Jameszoo, Tommaso Cappellato, Nu Guinea e Khalab», racconta Paolo Maiarelli, responsabile della proposta artistica nonché presidente dell’associazione che organizza le date. «È un piacere continuare assieme alla direzione del Club questo originale percorso di ibridazione e sperimentazione, che incrocia generi e generazioni».
Tra le collaborazioni di Dj Rocca figurano nomi come Howie B, Pressure Drop, Zed Bias e Jazzanova. I suoi singoli, remix e album sono stati diffusi grazie all’attenzione che diverse tra le migliori etichette europee gli hanno sempre riservato. Tra i suoi progetti paralleli vale la pena citare Erodiscotique, curato assieme al leggendario Dimitri From Paris, che ha portato alla nascita di un album per la label giapponese BBQ e a quattro EP per Gomma ed Hell Yeah Records, oltre a diversi remix e tracce incluse nelle compilation ‘Playboy Mansion’ e ‘Back in the House’, mixate dallo stesso Dimitri con Bob Sinclair. Con Daniele Baldelli invece sono stati realizzati due album, ‘Polidarius’ nel 2012 e ‘Quagga’ nel 2017, oltre a svariati EP per ‘Is it Balearic?’ e Nein Records. Con il pluripremiato jazzista italiano Franco D’Andrea ha formato il progetto Electric Tree, un trio di musica contemporanea in bilico tra jazz ed elettronica che, nell’aprile 2016, ha fatto uscire un doppio album per Parco Della Musica Records nominato nel giugno 2016 disco del mese dalla rivista Musica Jazz. Nella sua carriera da produttore DJ Rocca ha contribuito a progetti come Ajello assieme a Taver, Supersonic Lover con Marcello Giordani e Crimea X con Jukka Reverberi. I suoi set da dj – famosi a livello internazionale, non solo in Europa ma anche in Cina, Giappone, Stati Uniti e Brasile – sono prove di eclettismo, il riscontro in pista è assicurato.
Anticipa il dj set l’aperitivo a buffet al wine bar del Torrione. L’ingresso alla serata è di 15 euro comprensivo di tessera Endas per i non soci, di 10 euro per i soci Endas.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 o 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero € 15
Ridotto € 10

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet a partire dalle ore 20.00
Dj set ore 21.30

tag:

JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it